«Vogliamo ancora la scuola» genitori mobilitati per l’Alfieri

Zianigo. Mamme e papà assieme a 70 bambini rimasti per la prima ora fuori dal cancello d’ingresso Sette alunni rischiano di restare senza classe, il sindaco lancia un appello al Provveditorato
Di Filippo De Gaspari

ZIANIGO. Lo slogan della mobilitazione fa bella mostra di sé sul cancello d’ingresso della scuola: «Siamo i bimbi dell’Alfieri e ne andiamo fieri». È in rima l’iniziativa di sensibilizzazione di mamme, papà e alunni della elementare di Zianigo, che chiedono alla dirigenza scolastica e alle istituzioni di perorare la loro causa. La protesta parte dai genitori di sette alunni di seconda che rischiano di rimanere senza classe l’anno prossimo, a causa della fuga dei loro compagni verso altre scuole del territorio, ma coinvolge l’intera scuola: alla fine solidarizza con loro quasi tutta la Alfieri, con una settantina di bambini rimasti fuori dai cancelli per la prima ora di lezione. Pochissimi quelli entrati a lezione al suono della prima campanella. Per chi resta fuori è soprattutto un gioco, per mamme e papà un modo di pregare le istituzioni: «Ascoltateci».

«Non la consideriamo una manifestazione di protesta, non ce l’abbiamo con nessuno», spiega la portavoce, Marta Pajusco, «ma questi sette bambini l’anno prossimo rischiano di restare senza classe». Per loro il tempo scorre e il rischio è che ci si trovi a inserirli in altre scuole del territorio, messi a caso, dove è rimasto spazio, separandoli dai loro compagni, strappandoli al loro paese e collocandoli come fossero semplici numeri. Con soli sette alunni infatti la futura terza non potrà partire, la legge non lo consente: «Ma allora?», si chiedono i genitori, «che facciamo? Ci sono proposte? Nessuno viene a parlare con noi del futuro, ma vogliamo risposte e soprattutto capire cosa ne sarà a settembre dei nostri figli». «Vorremo che il loro futuro fosse qui», specifica Pajusco, «lotteremo fino in fondo perché la sezione rimanga, anche se poco numerosa. Il problema riguarda tutti».

Adesso però i genitori vogliono perorare la causa anche della prossima classe prima, le cui speranze di partire sono ridotte al lumicino. Nessun iscritto per ora, chi aveva fatto la preiscrizione addirittura si è ritirato, scegliendo altre scuole. Pesano soprattutto la mancanza del tempo pieno e le vicende degli ultimi mesi. Ieri, però, si è affacciato alla protesta anche qualche genitore della vicina materna, prossimo alunno di prima elementare.

In piazza Tiepolo c’è anche il sindaco Maria Rosa Pavanello: «Quella dei genitori non è una protesta contro, ma un appello per salvare una classe», afferma, «tra pochi giorni si procederà con l’iscrizione digitale degli alunni al prossimo anno scolastico e l’attuale unica classe seconda di questa scuola rischia di non avere il numero di studenti sufficiente per diventare terza. L’obiettivo è sensibilizzare il Provveditorato affinché prenda in considerazione il valore che ha il mantenimento della classe in un centro vivo come Zianigo».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia