Vivono negli alloggi Ater ma in banca hanno un milione

Il presidente Speranzon: «Li abbiamo stanati, li manderemo via. Con nomi illustri» Isee e Erp, anche il Comune da tempo ha avviato i controlli sui propri inquilini
MESTRE 12.02.2003 VIA A.COSTA EX-SCUOLA SILVIO PELLICO CONSEGNA CHIAVI APPARTAMENTI ATER DI VIA TURATI (C) Bertolin M. richiesto da BASSO via A.COSTA EX-SCUOLA SILVIO PELLICO CONSEGNA CHIAVI NUOVI APPARTAMENTI ATER VIA TURATI
MESTRE 12.02.2003 VIA A.COSTA EX-SCUOLA SILVIO PELLICO CONSEGNA CHIAVI APPARTAMENTI ATER DI VIA TURATI (C) Bertolin M. richiesto da BASSO via A.COSTA EX-SCUOLA SILVIO PELLICO CONSEGNA CHIAVI NUOVI APPARTAMENTI ATER VIA TURATI

MESTRE. Stanare i furbetti che vivono nelle case popolari ma hanno un tenore di vita da villette di lusso. «Chi non ha più i titoli per le case popolari, deve uscirne. Presto avremo, con l’applicazione della legge regionale, la possibilità di procedere con gli sfratti per chi vive in alloggio popolare e magari ha centinaia di migliaia di euro nel conto, e possiede macchine o barche costose. Persone che potrebbero permettersi affitti privati. Incrociando i dati abbiamo scoperto cose impensabili: una dozzina di inquilini Ater che in banca hanno più di un milione di euro», ha raccontato il presidente di Ater Raffaele Speranzon alla cena conviviale con il Rotary Venezia Mestre e il presidente Claudio Scarpa all’Hotel Bologna.

COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI P.- da sx : SPERANZON, CORRADINI, RIZZELLO
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI P.- da sx : SPERANZON, CORRADINI, RIZZELLO

Speranzon spara il carico pesante: «Ci sono anche nomi illustri, entrati nelle case molti anni fa, forse per “amicizie”». Chi sono? Si vedrà ma c’è il sapore di uno scandalo all’orizzonte. Dalla giunta di centrodestra che governa Venezia, la vicesindaco Luciana Colle dice di non essere stata messa al corrente della vicenda (Ater gestisce direttamente i rapporti con i propri inquilini) ma anche il Comune, conferma, ha in corso da tempo tutta una serie di verifiche sui propri inquilini per il rispetto di Isee e norme Erp.

Dei 10.807 immobili, di cui 5.200 nel Comune di Venezia gestiti da Ater, ha ricordato Speranzon, 113 sono gli appartamenti attualmente occupati. «Nel resto del Triveneto sono solo 70. Ho aperto il dialogo con gli inquilini che lamentano di non aver ricevuto molta attenzione rispetto alle loro istanze. Non sempre hanno ragione, ma le relazioni negli anni sono degenerate» ,ha detto.

A Mestre ci sono casi difficili: ad Altobello accanto alle case “intelligenti” per anziani e disabili (in attesa di assegnazione finale dopo le graduatorie comunali), c’è il caso della “Nave 1” in preda al degrado e da ristrutturare. Speranzon conferma quanto già detto al nostro giornale: occorre lavorare in via Squero contro gli alloggi sfitti chie richiamano occupazioni «di persone che svolgono attività criminali mentre gli anziani non hanno più il coraggio di uscire di casa. Lì abbiamo installato telecamere e aiutato ad arrestare alcuni delinquenti. Stessa cosa che ora vogliamo ripetere anche al rione Pertini». Il quartiere il 29 marzo inaugura la nuova piazza. C’è poi il problema delle case vuote. Duecento stanno per essere assegnate, 130 in terraferma ma altre sono bloccate perché mancano i soldi per le manutenzioni e per metterle a norma. E si tratta con l’assessore regionale Lanzarin «per derogare l’impostazione regionale che prevede di portare tutte le case Ater in Erp». Per Speranzon, «uscire dalla logica Erp, valutando affitti calmierati, consentirebbe di avere le risorse per pianificare le manutenzioni. E dare risposte al problema della residenzialità del centro storico, in cui ormai non si trovano più alloggi in affitto privato. Ma c’è molto da mettere a norma». E per le Conterie a Murano: «Farò il possibile affinché venga data la priorità ai residenti dell’isola». —


 

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