«Visite sportive impossibili»

Marcon. Ambulatorio aperto un solo giorno alla settimana, gli atleti protestano

MARCON. «Impossibile prenotare una visita sportiva all’ambulatorio medico di Marcon». A lamentarsi i residenti, i quali spesso corrono su e giù al Cup per accaparrarsi un posto, senza però riuscirci. Nello specifico il laboratorio sportivo marconese si trova all’interno della sede del distretto in viale San Marco. «Mio figlio che ha quasi 16 anni e gioca con la Reyer», spiega Adriana, una mamma, «non trova posto per una visita. Sono andata a fine agosto, mi avevano detto che era presto, che non c’erano le date e il calendario, poi sono tornata diverse volte, finché una settimana dopo è improvvisamente diventato tardi e adesso non c’è posto prima dell’aprile del 2014. A Marghera sono addirittura chiusi, nel senso che sono troppo pieni e non prenotano, ho chiamato persino a Noale. Niente da fare». Prosegue: «Alla fine ho trovato posto a Venezia, per il 4 marzo, quando il certificato di mio figlio scade il 3, possibile? Senza contare che la sua cardiologa è di Marcon. Se vai per visita privata ti costa 150 euro, ma poi devi passare di nuovo per il distretto sanitario, altrimenti non è valido». Precisa: «In ogni caso dal Cup, proprio oggi (ieri, ndr) mi hanno detto che l’ambulatorio in questo momento apre una volta al mese e non una a settimana». Domanda: «Come si può perdere tutto questo tempo? Prima era troppo presto, una settimana dopo troppo tardi, evidentemente la richiesta è tale che in sette giorni si è riempito tutto». «Ogni anno», conclude, «è la stessa storia». «Sappiamo che la richiesta è tanta» spiega il direttore del distretto numero 4, Marcon-Favaro, Sandro Marton, «e che si fa fatica a trovare posto. Le ore disponibili a Marcon sono prefissate e ne servirebbero di più, l’ambulatorio è aperto una volta la settimana, il giovedì, forse con l’estate è saltata qualche data. Con l’apertura della nuova sede del distretto a Favaro, però, l’intenzione è quella di potenziare il servizio e aumentare la disponibilità».

Marta Artico

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