Visite in svendita on line L’Ordine convoca i medici
L'Ordine dei medici contro le visite low cost. Parte la battaglia dell'ordine dei medici di Venezia contro le visite a basso costo, e in particolare quelle pubblicizzate su Groupon, la società che si offre come vetrina per acquisti di ogni tipo, a prezzi scontatissimi, e dei quali trattiene il 50%. Funziona così: gli iscritti acquistano i coupon, la cui presenza sul sito è limitata ad un paio di giorni, e poi hanno un tot di tempo per poterli utilizzare. E tra le tantissime offerte quotidiane (dalla pizza al corso di inglese, passando per la riparazione della caldaia e il vogatore da casa) non è difficile trovare, anche per ciò che riguarda Mestre e la provincia di Venezia, visite odontoiatriche o analisi del sangue e della glicemia, e altre prestazioni mediche. Gli ultimi due casi sono di pochi giorni fa. Un laboratorio di analisi mestrino che ha messo in vendita un check up medico completo con analisi del sangue, delle urine e del metabolismo a 39 euro anziché 140. E, ancora più recente, uno studio odontoiatrico (il gruppo Spd di via della Montagnola) ha deciso di offrire una pulizia dentale con visita odontoiatrica e ortopantomografia digitale (la radiografia ai denti) a 29 euro anziché 90. E' su casi come questi che l'Ordine dei medici di Venezia vuole vederci chiaro decidendo di chiamare a rapporto i medici che si promuovono e offrono i loro servizi attraverso Groupon. «Noi ci opponiamo a questa logica di mercato – spiega Maurizio Scassola, presidente dell'Ordine dei medici – e vogliamo capire soprattutto come sia possibile offrire visite e servizi a prezzo del genere. Non convochiamo i colleghi per sanzionarli, ma solo per capire come sia possibile fornire prestazione a simili prezzi». Con sconti che fanno gola a molti, e che invitano a fare clic per l’acquisto del coupon anche chi non avrebbe 90 euro da spendere per una visita odontoiatrica. Basti pensare che, proprio in riferimento alla visita offerta a 29 euro in uno studio dentistico lungo via Miranese, i coupon acquistati sono stati oltre 200. «Per noi queste tariffe sono solo specchietti per le allodole – prosegue Scassola – e vogliamo capire con i medici che si affidano a Groupon quale logica ci sia dietro. Una logica esclusivamente di mercato». Proprio la scorsa settimana Scassola ha convocato uno dei medici veneziani che si è affidato a Groupon. L’obiettivo dell’Ordine è quello di disencintivare l’adesione dei camici bianchi a questo progetto, un marketing spinto che la categoria non condivide, ma con la quale sarà destinata a confrontarsi, visto che sono sempre di più i professionisti che lo utilizzano. E’ proprio dei giorni scorsi una ricerca realizzata dalla Bocconi dalla quale emerge che ci sono strutture nelle quali il cittadino può spendere tra il 30 e il 50% in meno rispetto agli standard, senza che siano compromesse qualità e professionalità.
«Ma qui non stiamo parlando solo di prezzi e di concorrenza, legittima – aggiunge Scassola – perché al di là dell’onorario, che per noi deve sempre essere qualificante, è bene capire che tipi di servizi vengono offerti quando gli sconti sono anche del 70%. Per questo abbiamo deciso di convocare i medici che ci verranno segnalati. Attenzione, per ora non stiamo parlando di sanzioni, ma solo di incontri per capire cosa spinga i medici ad usare certi strumenti di marketing».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia