Visitano “Real Bodies” in nove colti da malore

Jesolo. Di una comitiva trentina di 46 persone, 17 sono usciti per protesta Gli organizzatori: faremo dei test all’ingresso per vedere chi è impressionabile

JESOLO. Non erano 33, come nella filastrocca-scioglilingua, ma 46 i trentini che sono entrati trotterellando alla mostra “Real Bodies”, uscendone impressionati o addirittura colti da malore. Della comitiva giunta a Jesolo per vedere i corpi plastinati, 9 si sono sentiti male, 17 sono usciti per protesta. E assieme hanno pensato di rivolgersi a un legale per chiedere un rimborso perché hanno giudicato la mostra dei veri corpi plastinati troppo impressionante. Adesso l'organizzazione ha proposto di ritornare e assistere a una visita guidata con il testimonial Alessandro Cecchi Paone per comporre la controversia, mentre sarà anche istituto un piccolo esame e questionario per misurare d'ora in poi la suggestionabilità dei visitatori indecisi prima dell'ingresso.

La mostra ritiene che il caso degli altoatestini sia da attribuire a un fenomeno di suggestione collettiva. «I nove malori su 46 visitatori», analizzano, «si spiegano solo con una suggestione di gruppo. Invitiamo chi vorrà tornare della comitiva di Trento e Bolzano a rivivere l'esperienza in modo più sereno attraverso una visita guidata gratuita all'interno della mostra con il testimonial Cecchi Paone che ha dato la sua disponibilità. Oltre ai cartelli, all’infermeria interna dotata di defibrillatore, stiamo pensando di sottoporre all'ingresso i visitatori che ce lo richiedono ad un breve test psicologico di impressionabilità».

È la risposta di Real Bodies alle polemiche scatenate da una parte di comitiva che mercoledì pomeriggio ha interrotto la visita alla mostra per i nove svenimenti avvenuti tra un padiglione e l'altro dedicati agli apparati del corpo umano, 350 tra corpi e organi veri.

Giovanni Cagnassi

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