Visitano il nonno e derubano tutti
MIRANO. Si sono finti famigliari di un anziano ospite, presentandosi all’ingresso della casa di riposo per far visita al “nonno”.
Sono usciti poco dopo con cellulari, portafogli e preziosi appartenenti al personale di servizio.
È accaduto venerdì alla casa di riposo Luigi Mariutto, di nuovo sotto i riflettori, questa volta per un episodio di furto non proprio inedito per le strutture sanitarie miranesi. In passato era successo infatti anche nel vicino ospedale.
I carabinieri hanno raccolto ieri la denuncia dei dipendenti del Mariutto e hanno avviato indagini per capire se si tratti di episodi distinti o ci si trovi di fronte alla stessa mano che nei mesi scorsi aveva razziato anche l’ospedale, introducendosi nei reparti nel modo più semplice possibile: per la porta di ingresso, durante l’orario delle visite.
Secondo le testimonianze raccolte dagli stessi addetti al servizio e operatori socio sanitari, al Mariutto le mani leste sono quattro: uomo e donna si sarebbero presentati all’ingresso del padiglione chiedendo informazioni su un famigliare ospite.
«Siamo parenti», avremmo detto al personale di servizio. Un modo neanche tanto furbo, ma sicuramente efficace, per essere accompagnanti nel cuore della struttura e poi, una volta rimasti soli, essere liberi di agire indisturbati.
Si sono così diretti nella stanza del personale, frugando in tasche e armadietti e abbandonando poi la struttura dopo aver fatto incetta di portafogli, con documenti, cellulari, oggetti preziosi lasciati dagli operatori nello sgabuzzino. Un bottino ancora tutto da quantificare, ma si pensa possa essere cospicuo.
Il personale se ne è accorto solo a fine turno, verso sera, quando ormai era troppo tardi per fermare i ladri. Non è rimasto dunque che avvertire i carabinieri, subito andati sul posto per un primo sopralluogo e a parlare coni derubati. Ieri la denuncia dei derubati.
Non si tratta di un caso isolato: alcuni mesi fa aveva fatto neanche scalpore l’ennesima razzia da parte di finti visitatori, questa volta all’ospedale di Mirano: era successo in Cardiologia, dove una donna era stata notata aggirarsi con fare sospetto tra stanze e corridoi del reparto.
Allora a finire nel mirino della malintenzionata erano stati gli stessi pazienti ricoverati, impossibilitati a fermare la ladra.
Ci erano però riusciti i carabinieri, chiamati dal personale dell’ospedale e intervenuti giusto in tempo per bloccare la ladra, trovata in possesso di tutto il maltolto.
Era già successo altre volte in passato. Ora i militari stanno cercando di capire se si tratti della stessa persona, che all’epoca fu solamente denunciata a piede libero. Nel frattempo, sia in ospedale che al Mariutto, è stato alzato il livello di sorveglianza anche per la presenza di alcuni migranti richiedenti lo status di rifugiati, ospitati in un’ala distinta della casa di ripos oe in alcune strutture esterne.
Filippo De Gaspari
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