Virus West Nile, un caso a Cavarzere: è il quinto nel veneto
CAVARZERE. Cinque casi segnalati nel Veneto, di cui uno nel territorio di Cavarzere. Il virus West Nile comincia a destare qualche preoccupazione, soprattutto nell’area polesana, tra l’Adige ed il Po dove le zanzare, del genere “culex”, che attraverso le loro punture trasmettono la forma virale, proliferano in maniera maggiore. A Cavarzere un uomo di 77 anni, che presentava i sintomi della malattia, era stato condotto nei giorni scorsi prima all’ospedale di Adria e quindi trasportato poi d’urgenza all’ospedale di Rovigo dove è stato ricoverato nel reparto malattie infettive e le cui condizioni vengono definite dai medici “mediamente gravi”. Dei cinque casi, quattro sono encefaliti, forme neuroinvasive più gravi, e una febbre da infezione virale, di lieve entità.
Tornando all’anziano si tratta probabilmente di un’infezione casuale, dovuta al fatto che l’uomo era solito svolgere delle attività in un orto che si trova nelle vicinanze di una zona incolta e dove probabilmente si è annidato l’insetto. Per il settantasettenne si è reso necessario il ricovero in ospedale dopo essere stato colpito da dissenteria e febbre alta non proprio usuali. Ed è stato dopo il ricovero a Rovigo che è stato riscontrato il virus, come confermato dal laboratorio di microbiologia dell’università di Padova che evidenziava i sintomi propri della febbre del Nilo occidentale nella sua forma più grave.
L ’amministrazione comunale si è prontamente attivata con la competente Asl 3 per un’opera di disinfestazione già effettuata ieri. In questo caso, infatti, appurato che quattro pool di zanzare catturate nel territorio di Cavarzere si rivelavano positive al virus, si è provveduto a trattare i focolai larvali che si trovano attorno al sito, dove è stata riscontrata la circolazione virale per un raggio di 500 metri, quindi potenziata l’attività informativa e in occasione di fiere e manifestazioni pubbliche verranno eseguite delle disinfestazioni con adulticidi.
Il virus, apparso per la prima volta in Veneto nel 2008, è trasmesso all’uomo dalle zanzare soprattutto nelle ore crepuscolari e notturne, porta febbre, mal di testa, nausea e vomito e nelle persone anziane anche febbre particolarmente alta, debolezza muscolare e complicanze neurologiche come la encefalite, sintomi che in effetti presentava il settantasettenne.
A rassicurare i propri cittadini ci pensa il sindaco di Cavarzere, Henri Tommasi. «Non è il caso», afferma, «di allarmarsi troppo. La situazione è monitorata dall’Asl 3 e abbiamo già provveduto a disinfestare la zona interessata per scongiurare ulteriori focolai. Voglio ricordare che non è la prima volta che succedono casi di questo genere. Già qualche anno si verificò un evento molto simile a questo che poi si risolse fortunatamente in una bolla di sapone. Questo non vuol dire abbassare la guardia o prendere sotto gamba il problema, ma semplicemente avere la giusta considerazione dei fatti». —
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