«Virus, non ci fai paura» Il Covid visto dai bambini nei disegni colorati in attesa del tampone

LA STORIA
Il coronavirus visto dai bambini. Da qualche giorno al Covid Point allestito nelle tensostrutture posizionate a ridosso dell’ingresso del Distretto all’ex Silos di Portogruaro (nella foto in alto a destra), si possono ammirare almeno 350 disegni plastificati dei bambini delle scuole elementari di Portogruaro e delle frazioni. Tema: l’impatto con il coronavirus e con i tamponi. Dalle opere trasuda l’inguaribile ottimismo dei più piccoli, alle prese con sacrifici enormi ormai da quasi un anno.
Ieri pomeriggio c’era davvero poca voglia di parlare tra le persone, centinaia, in fila per sottoporsi ai tamponi rapidi o molecolari, o in attesa di recuperare i referti che possono segnare il destino di vita e, in alcuni casi lavorativo, da qui ai prossimi 10 giorni. Tra le persone in coda c’erano anche alcuni bambini. E a loro, in fila per i tamponi, è offerta la possibilità di eseguire un disegno su carta che poi, una volta terminato, troverà spazio sulle bacheche predisposte al Covid Point portogruarese.
Hanno partecipato alla rassegna espositiva speciale i bambini iscritti alle scuole elementari che ricadono negli istituti comprensivi Giovanni Pascoli e Dario Bertolini di Portogruaro. Un lavoro durato alcune settimane, dal disegno vero e proprio alla raccolta, fino alla plastificazione dei lavori e alla loro esposizione.
I disegni hanno come tema principale il Covid declinato sui concetti di speranza, amicizia, e coraggio. Alcune composizioni includono anche una vera mascherina chirurgica, altre invece richiami pittorici o di brillantini. In uno dei disegni è raffigurato il pianeta Terra che piange, ma nella maggior parte di queste 350 opere si coltiva un ottimismo quasi non più presente nel Veneto assediato dal Covid. I disegni dei piccoli sono un’isola.
«Fanno bene anche ai grandi», ha commentato ieri sera il presidente del Comitato Pro Pediatria del Veneto orientale Mirco Cusan, «noi stessi abbiamo disegnato i muri del reparto pediatrico di Portogruaro e posso assicurare che opere pittoriche o composizioni di un certo tipo alleviano la sofferenza dei bimbi». Il coordinatore infermieristico del distretto Usl 4, Corrado Benetti, dirige il Covid Point e l’idea dei disegni da ammirare è sua. «Non volevamo che il Covid Point apparisse freddo e lugubre agli occhi dei bambini in coda per i tamponi e abbiamo voluto renderlo più “vivace” con i disegni composti dagli scolari delle elementari. Abbiamo contattato le dirigenti scolastiche Paola De Tata e Caterina Lombardi che a loro volta hanno investito le insegnanti del compito di relazionarsi coi loro piccoli per poter realizzare i disegni. Sono felice», conclude Benetti, «che questa iniziativa si sia tradotta in un grande successo. L’afflusso delle persone al Covid Point di Portogruaro resta stabile». —
Rosario Padovano
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