Virus del Nilo, convocato un summit con i sindaci

Valentini (Asl 13): «Agire in fretta per evitare che le zanzare entrino in casa» Riviera sud e le zone di Noale e Scorzè sono le aree a rischio maggiore
Di Alessandro Abbadir
- Disinfestazione dalle zanzare
- Disinfestazione dalle zanzare

MIRANO. «Bisogna agire in fretta per evitare che l’area della laguna sud e della Riviera del Brenta e Miranese si trasformino in zona autoctona di trasmissione del Virus del Nilo. In questa fase autunnale è importante che i residenti non lascino svernare all’interno delle abitazioni le zanzare. I Comuni ci aiutino». Il direttore del Dipartimento Prevenzione dell’Asl 13 Flavio Valentini annuncia a breve un summit dei 17 Comuni del comprensorio.

«Abbiamo avuto questa estate a Mirano e Spinea» dice «due casi di infezioni di febbre del Nilo. A veicolare la febbre, che può essere mortale, è la zanzara di tipo culex cioè quella normale, non la zanzara tigre che invece ha trasmesso in alcuni casi la dengue, un altro tipo di infezione di natura tropicale. In questa fase dell’anno la culex si rifugia nelle abitazioni e cerca di svernare. Al ritorno della stagione calda se ha incubato il virus potrà pungere dei corvidi (merli, corvi ecc) di cui sono pieni aree verdi e giardini, che così diventano così animali serbatoio del virus. Non lo sono invece cani e gatti , tipici animali domestici».

La richiesta di intervento straordinario dei Comuni è collegata alla disinfestazione delle zanzare in edifici e aree pubbliche. «Abbiamo intenzione» spiega Fabio Livieri, presidente della Conferenza dei sindaci dell’Asl 13 «di effettuare una serie di disinfestazioni anche nel periodo autunnale che saranno almeno il doppio di quelle degli anni precedenti nelle zone che consideriamo a rischio».

Tutti i Comuni si avvalgono dei servizi di Veritas eccetto Fossò e Pianiga che hanno già cominciato le disinfestazioni per conto proprio.

Ci sono però anche aree più a rischio di altre: quelle con la presenza più alta di allevamenti di bovini e suini e la vicine alla laguna. Si tratta della parte sud della Riviera e dell’area di Noale e Scorzè. «La presenza di grandi quantità di animali in quelle zone» spiegano i tecnici del Dipartimento Prevenzione «favorisce il “pasto di sangue” della zanzara, pasto che permette una deposizione di uova più veloce da parte delle zanzare. Per questo in stalle e altri tipi di allevamenti l’ottimo è utilizzare insetticidi non aerei (per non farli inalare agli animali) che restano attaccati alle pareti delle stalle come una patina resinosa».

I Comuni della Riviera e del Miranese si impegneranno attraverso volantini e campagne di sensibilizzazione ad hoc a promuovere proprio in questo periodo la disinfestazione di case, aree pubbliche e zone agricole. Tra le misure di difesa consigliate ci sono insetticidi e zanzariere.

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