Virus degli squali Il sub si è ripreso
JESOLO. Si è ripreso, ma non è ancora fuori pericolo, Riccardo Sturla Avogadri, l'esperto di squali del Tropicarium colpito da un misterioso virus che gli ha provocato una gravissima infiammazione. Era in fin di vita, ricoverato all'ospedale di Ferrara, reparto malattie infettive, quando lo hanno visitato il dottor Contini, primario del reparto, e il chirurgo Sartori che lo ha sottoposto a un delicato intervento. «Ho manipolato parti di squalo che conservavo», spiega Sturla, nato a Ferrara, vissuto per anni in Sardegna, dove è molto conosciuto, jesolano d'adozione dopo le svariate visite al Tropicarium per partecipare alle varie iniziative sugli squali, «non ho usato guanti e mascherine protettive. Era carne putrefatta in molti casi. Questa potrebbe essere l'unica spiegazione plausibile», aggiunge con un filo di voce al telefono dal letto del reparto malattia infettive dove è ancora infermo, «ma la verità è che neppure i medici sanno ancora cosa mi sia accaduto».
«Siamo tutti con lui», dicono da Jesolo gli organizzatori del Tropicarium, «gli siamo vicini. Sturla è uno di noi, un cittadino che Jesolo ha adottato. Adesso deve riposarsi e tornare in forze, lo aspettiamo qui per la prossima stagione, se non prima. La sua esperienza ed energia ci hanno permesso di crescere, stimolando sempre nuove iniziative». (g.ca.)
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