Violenza sulle donne allarme nel Miranese

Le operatrici dello sportello Sonia: «Un nuovo caso alla settimana, siamo a 80» La grande maggioranza sono italiane tra i 35 e i 50 anni. «Ora anche le over 60»
Di Alessandro Ragazzo
Violence against women --- Image by © Deseo/Photononstop/Corbis
Violence against women --- Image by © Deseo/Photononstop/Corbis

NOALE. I ragazzi possono essere veicolo positivo per combattere la violenza sulle donne? Sì, eccome, tanto che domattina un centinaio di studenti delle terze medie dell’istituto Pierazzo s’improvviseranno “artisti per un giorno”, per disegnare sul pavimento attorno al monumento di Pietro Fortunato Calvi, le loro personali riflessioni sul fenomeno della violenza. Violenza che non si ferma e, anzi, ogni settimana, nel Miranese, registra un nuovo caso.

Dati. Le operatrici dello sportello “Sonia” con sede in piazza XX Settembre, registrano almeno una chiamata a settimana. Questo comporta che, a fine ottobre, le responsabili seguano 80 donne del solo Miranese vittime di maltrattamenti. «Purtroppo i numeri sono in crescita come lo scorso anno», spiega la psicoterapeuta di “Sonia” Giorgia Fontanella, «e questo ci preoccupa. Ci preoccupa anche perché gran parte delle donne colpite hanno figli. Ci sono soprattutto italiane, la fascia d’età è sempre fra i 35 e i 50 anni ma ci sono casi di signore oltre i 60 anni. Invitiamo chiunque subisca fatti del genere a farsi avanti, a raccontarci la sua storia; garantiremo l’anonimato e sarà individuato un percorso». Chiamare il 349-2420066 lasciando anche un messaggio in segreteria.

Consigli. Fontanella dà dei consigli utili per capire quando è meglio accendere la spia rossa e rivolgersi agli esperti. Ci sono tre cicli, dove nel primo la donna è sottoposta a una violenza psicologica, poi si passa alla violenza fisica vera e propria e, infine, la “luna di miele”, quando il compagno giura di non volerlo fare più. E si ricomincia. «Iniziative come quelle in programma sabato» continua Fontanella «sono molto importanti. Si deve fare un lavoro sulla cultura dei ragazzi».

Studenti. La collaborazione con alcune insegnanti di educazione artistica, Gigliana Tombacco e Amanda Longo, ha elaborato un progetto che consentirà ai ragazzi di riflettere su un tema delicato, partendo dalla drammatica figura di Eleonora Madrisio Della Torre, trovata morta nel palazzo di Noale la mattina del 7 febbraio 1721, fino ad arrivare ai giorni nostri.

«C’è stata» spiega il presidente della Pro loco Enrico Scotton «la volontà di rivolgersi ai ragazzi e di renderli protagonisti di un’idea che consenta loro di rendersi artisti, guidando il loro lavoro sul filo rosso della violenza e del maltrattamento, fenomeno tanto antico quanto attuale».

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