Violenza sessuale di gruppo indagati tre ventenni

Jesolo. Due ragazzi si erano appartati in auto nel parcheggio della discoteca Poi erano arrivati altri due amici. Ieri in tribunale sentita la presunta vittima
JESOLO. La serata in discoteca della compagnia di ventenni in vacanza a Jesolo, due ragazzi si conoscono e si appartano in macchina nel parcheggio del locale. Il rapporto tra lui, un veneziano, e lei, una trevigiana, sarebbe stato consenziente. Terminato il rapporto, il ragazzo sarebbe sceso dalla Fiat Punto che sarebbe stata spostata di pochi metri, pur restando nel parcheggio del locale da ballo. A bordo dell’utilitaria sarebbero quindi saliti altri due ragazzi, appartenenti sempre al gruppo che poco prima si stava divertendo in discoteca. Ed è a quel punto, sul sedile posteriore dell’utilitaria, che si sarebbe consumata quella che la Procura della Repubblica di Venezia, con la sostituto procuratore Alessia Tavarnesi, ipotizza sia stata una violenza sessuale di gruppo. Sul registro degli indagati con questa accusa sono finiti i tre ventenni - sia il primo, con il quale il rapporto era stato consenziente ma a cui sarebbe stata contestata di fatto una partecipazione morale all’episodio - sia agli altri due che sarebbero subentrati in un secondo momento.


Ieri pomeriggio, davanti alla giudice per l’udienza preliminare Roberta Marchiori, si è svolto l’incidente probatorio nel quale è stata sentita la parte offesa, che vive nel Trevigiano, alla presenza del suo avvocato e dei difensori degli indagati. Quasi tre ore per scavare nella memoria e tornare a quella notte di metà agosto del 2017 quando si sarebbe consumato l’episodio che la ragazza ha denunciato due giorni dopo ai carabinieri. In seguito alla segnalazione alle forze dell’ordine, la ragazza era stata invitata a presentarsi al pronto soccorso per gli accertamenti del caso, in particolare per verificare eventuali segni lasciati dalla violenza sessuale. Nel corso dell’incidente probatorio la ragazza ha fornito elementi in base ai quali la posizione del giovane con il quale aveva consumato il primo rapporto sarebbe stata di molto alleggerita e non è escluso che il legale possa per questo chiedere l’archiviazione nei prossimi giorni.


Nel corso delle indagini, coordinate dalla pubblico ministero Tavarnesi, sono stati sentiti anche alcuni ragazzi che sarebbero stati attorno alla Fiat Punto mentre i due amici erano all’interno con la ragazza. Ci sarebbe anche un video realizzato con uno smartphone da uno dei giovani che era vicino all’auto. Un elemento, questo, che le difese interpretano come un punto a loro favore, sostenendo come non sia possibile che la violenza sia avvenuta nel parcheggio affollato di una discoteca e che sia stata ripresa.


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