Violenza alla figlia tredicenne
San Donà. Arrestato un sessantenne che dovrà scontare due anni e tre mesi
SAN DONÀ. Era accusato del più turpe dei reati, dopo aver violentato la figlia minorenne. Un padre di origine tedesca è stato arrestato e trasferito in carcere dai militari dell’Arma della compagnia di San Donà. L’arresto eseguito dai carabinieri di San Donà riguarda un sessantenne, in esecuzione all’ordine per la carcerazione emesso in maggio dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Venezia. L’uomo, che ha una casa a San Donà e di tanto in tanto veniva qui a viverci per brevi periodi, deve ancora scontare la pena residua di 2 anni, 3 mesi e 7 giorni di reclusione per il reato di “violenza sessuale aggravata” commessa proprio nell’abitazione di San Donà nel marzo del 2013 ai danni della giovane figlia. Allora si trovava nel Basso Piave con la ragazzina, avuta dalla moglie originaria del Basso Piave.
Dopo alcuni anni di matrimonio, le sue attenzioni erano rivolte non più tanto alla moglie, quanto alla giovanissima figlia che era diventata per lui un’ossessione a tal punto da commettere violenza sessuale ai danni della minorenne, allora 13enne, che viveva con lui e la mamma. Ricercato negli ultimi mesi, è stato rintracciato a San Donà. I carabinieri hanno iniziato le ricerche per rintracciare il sessantenne e lo hanno raggiunto e arrestato.
Oggi a San Donà non mancano strutture di appoggio, come i consultori dell’Usl 4 e altre strutture private, come possono essere la fondazione Fiorioli Bo e la casa di accoglienza Magnolia, o l’ufficio aperto dall’associazione Soroptimist presso la caserma dei carabinieri di via Carbonera, dove è possibile ricevere assistenza e aiuto dalle numerose volontarie in contatto con i militari per eventuali denunce.
(g.ca.)
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