«Violentata nel parco»racconto-choc a Mestre

E' la denuncia presentata alla polizia da una ragazza di 21 anni. "Ero alla Bissuola, tre uomini mi hanno immobilizzata e uno ha abusato di me". Due dei tre individui, secondo la ragazza, erano incappucciati. Lo stupro sarebbe avvenuto durante la pausa pranzo. Inchiesta della Procura
Ha raccontato di essere stata violentata in pieno giorno al parco della Bissuola. Tre uomini, di cui due con il volto coperto l'avrebbero aggredita e uno, poi, violentata. Ha denunciato il fatto alla polizia e una prima relazione è già stata inviata alla Procura. Il racconto della ragazza, una ventenne mestrina, è ancora al vaglio degli investigatori. Il racconto della ragazza ha dell'incredibile, considerata l'ora in cui accade la violenza che denuncia e il luogo. La giovane lavora in un bar del centro di Mestre. Durante la pausa pranzo, mentre tornava a casa in bicicletta, si è fermata nei pressi della piscina del parco della Bissuola, voleva «messaggiare» con il cellulare ad un'amica. Mentre è lì che sta digitando viene aggredita, stando al suo racconto, da due o forse tre uomini. Due, racconta la giovane, hanno il volto coperto da qualche cosa. La trascinano, con la forza, nella cosiddetta zona «delle due c». Giunti qui, la portano in un angolo poco in vista e, mentre due la tengono stretta, il terzo la violenta. Lei è certa che in quel momento siano tre gli uomini. Ripresasi dallo shock, si è recata all'ospedale dell'Angelo dove è stata visitata e medicata. Quindi la denuncia alla polizia. Sull'accaduto stanno indagando gli agenti del commissariato di via Ca' Rossa, diretti dal primo dirigente Luciano Meneghetti. La ragazza ha spiegato di non avere visto bene in faccia i suoi aggressori, ma che dovrebbero essere due stranieri e un italiano. Nel fascicolo aperto in Procura sono finiti anche i certificati dei sanitari dell'ospedale, nei quali i medici certificano di aver riscontrato dei segni sul corpo della giovane. Per colpa lo shock, sostiene la giovane, ora - a volte - quando parla, balbetta. Nessuno, nonostante l'ora in cui sarebbe avvenuta la violenza, ha visto o sentito nulla. Quindi è anche difficile poter risalire ai possibili violentatori. Gli investigatori stanno cercando testimoni e, come sempre più spesso accade, stanno visionando i sistemi di videosorveglianza che ci sono in zona. Sperano che le telecamere abbiano ripreso qualche cosa o quantomeno le persone descritte dalla giovane. Quanto accaduto alla ragazza è molto grave se si considera che la violenza è avvenuta in pieno giorno e in un luogo aperto al pubblico e frequentato anche da bambini, come il parco della Bissuola. Il fatto rischia ora di creare un forte allarme sociale. Per questo la polizia vuole verificare ogni particolare del racconto della giovane, proprio per fare chiarezza nel tempo più breve possibile.

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