«Violentata da tre ragazzi» ma era soltanto ubriaca
JESOLO. Tutto faceva pensare a una violenza sessuale di gruppo su una ragazza ubriaca. Ma poi, dopo accertamenti precisi della polizia, si scopre che in realtà la ragazza in preda ai fumi dell’alcol aveva inventato tutto. Una segnalazione è stata inviata comunque in Procura. Tutto ha inizio l’ultimo giorno dell’anno quando tre ragazzi e una ragazza escono nel pomeriggio per festeggiare. Due sono jesolani, il terzo moldavo, mentre lei è russa. Tutti hanno all’incirca vent’anni.
I ragazzi vogliono dare l’addio all’anno alla grande e comincino a bere alcol quasi subito. Ben presto la situazione si fa difficile, soprattutto per la ragazza che inizia a non reggersi in piedi. Vista la situazione i ragazzi decidono di portarla a casa, nell’abitazione del ragazzo moldavo dove ci sono pure i suoi genitori. Lei all’inizio si addormenta e i ragazzi se ne vanno. All’improvviso l’effetto dell’alcol provoca una reazione che le impedisce di rendersi conto dove si trova. Si alza che è ancora buio. Indossando la sola biancheria intima esce di casa. I genitori del ragazzo non si accorgono di nulla, stanno infatti dormendo.
La ragazza comincia a suonare ai campanelli delle case vicine. Non capisce dove si trova, suona e chiede aiuto. Alla prima persona che le apre dice di essere stata violentata da un gruppo di ragazzi con il quale era uscita nel pomeriggio, Non ricorda chi sono. Viene chiamata un’ambulanza e la polizia. La ragazza racconta anche alla polizia quanto sarebbe successo. Non ricorda però chi erano i ragazzi con i quali era uscita. Alla fine vengono rintracciati e loro spiegano di non aver violentato nessuno e di non aver nemmeno sfiorato la ragazza. Addirittura il ragazzo moldavo porta a casa sua i poliziotti dove i genitori confermano che la ragazza aveva dormito per un po’ con loro nell’appartamento. Con il passare delle ore la giovane russa comincia a tornare in sè e conferma che in realtà non c’era stata violenza.
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