Violenta una prostituta Terraglio, caccia all’uomo
La Squadra Mobile è sulle tracce dell’uomo che venerdì notte ha violentato una prostituta poco più che maggiorenne. Il fatto è avvenuto lungo il Terraglio. La giovane è riuscita a leggere il numero di targa dell’auto.
È passata la mezzanotte e mezza di venerdì quando una pattuglia della polizia stradale di Mestre, in servizio lungo il Terraglio, viene fermata da un ragazza poco più che maggiorenne. È una ragazza dell’Est Europa che si prostituisce da qualche tempo lungo la Pontebbana.
La giovane ha spiegato che un uomo, dopo aver consumato un rapporto sessuale con la stessa nella sua casa che si trova poco lontano dal Terraglio, mentre in auto la riaccompagnava sul luogo dove si prostituisce ha preteso, sotto la minaccia di un coltello, di consumare un altro rapporto sessuale non protetto al termine del quale si allontanava.
La ragazza è riuscita a fornire il numero di targa, dell’auto del violentatore, anche se solo parziale, ai poliziotti. Gli agenti della stradale, a quel punto, hanno chiesto l’intervento dei loro colleghi della Squadra Mobile.
L’ultima operazione sullo sfruttamento delle prostitute e sulle violenze che le ragazze subiscono, lungo il Terraglio, è datata dicembre dello scorso anno. In manette due romeni. Sfruttavano dieci ragazze tra il Terraglio e Riccione. Tutte romene come loro. A volte le facevano prostituire in un appartamento di Marcon, dove erano, in parte ospiti. Da tutte pretendevano 7-800 euro al giorno. Una delle ragazze si è stancata di essere sfruttata e delle botte che prendeva se non faceva quello che dicevano i due ed è andata dalla polizia. Ha denunciato la situazione e grazie anche alla collaborazione dei servizi sociali del Comune i due "papponi" sono stati arrestati dagli agenti della Squadra Mobile di Venezia. In manette sono finiti: Vasile Poalelungi, 34 anni, e Valentin Pintilie, (30). Dall'inizio dell'anno la Squadra Mobile diretta da Marco Odorisio ha arrestato una ventina di sfruttatori. I due reclutavano le ragazze, tutte di età compresa tra i 20 e i 25 anni, nella zona di Galati. Le ragazze sapevano di venire in Italia, in particolare nella zona di Mestre, per fare le prostitute. Le indagini iniziano ad aprile, quando una ragazza romena si presenta in Questura denunciando lo stato di sfruttamento e di violenza da parte dei suoi connazionali. Tra le altre cose era costretta a consegnare ai due tutto il denaro che guadagnava.
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