Vinyls verso il fallimento: fumata nera dal vertice di Roma

MESTRE. Ancora una fumata nera per la Vinyls di Marghera. Il vertice convocato ieri a Roma al ministero dello Sviluppo Economico sembra essersi rivelato decisamente interlocutorio per il futuro dell'azienda. Mentre lo spettro del fallimento sembra una ipotesi sempre più concreta, man mano che le ore passano. Il tribunale veneziano potrebbe decretare il fallimento dell’azienda nell''udienza fissata per il prossimo 27 giugno. «Non è uscito nulla di buono», dice da Roma il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni che ha partecipato all’incontro con il vicesindaco Sandro Simionato, il nuovo assessore Alfiero Farinea.
Affollata la delegazione veneziana arrivata negli uffici del ministro Flavio Zanonato. Oltre al gruppo della giunta comunale, c’erano anche l’assessore regionale Elena Donazzan, quello provinciale Paolo Dall’Agnola, il presidente dell’Autorità portuale Paolo Costa. Ad attenderli oltre a Zanonato, che ha concesso circa mezz’ora al confronto con delegazione di di sindacati, lavoratori ed enti locali veneziani, rinviando ad un altro incontro i lavoratori di Porto Torres, che chiedevano di essere pure loro sentiti, anche il direttore generale del ministero Andrea Bianchi. A Roma, da quanto affermano fonti sindacali, non c'è stata nessuna presa d'atto sulle possibilita' di acquisizione dell'industria, tanto da fare affermare al segretario generale veneziano della Femca Cisl Massimo Meneghetti che l'incontro «e' stato 'inutile e inconcludente». E Nicoletta Zago, operaia simbolo della lotta dei 125 lavoratori della Vinyls, sintetizza così il suo stato d’animo: «Il fallimento ci sarà, lo abbiamo capito ma i soldi che avanziamo da sei mesi pare non siano problema di nessuno».
Mentre il ministro non rilascia alcuna dichiarazione, parla il sindaco Orsoni. «Non è uscito nulla di buono. Siamo andati poco oltre l’analisi della situazione e dei fatti di questi anni.
L’unica prospettiva che pare più attendibile, rispetto all’oleificio, oggi appare quella di Mossi&Ghisolfi», dice il sindaco. E continua: «Adesso vedremo di incontrare al più presto Mossi&Ghilsofi e lavorare per tirare fuori le aree che non saranno certo quelle dell’ex Sirma. Questa oramai è diventata una partita a poker». E l’incubo fallimento che così allarma i lavoratori? «Il fallimento certo è un problema, ma non è purtroppo l’unico».
Ora si attendono le prossime mosse del sindaco di Venezia. Nell’incontro con Zanonato, spiegano dalla Cisl, infatti Orsoni avrebbe spiegato che «il fallimento può essere accompagnato dall'esercizio provvisorio. Con i commissari dobbiamo lavorare per questa soluzione». Assenti all'incontro romano i due interlocutori industriali interessati alla Vinyls, l'Oleificio medio Piave (Omp) e il gruppo chimico piemontese Mossi & Ghisolfi (M&G).
Secondo il ministro Flavio Zanonato occorre garantire tutela ai lavoratori. Come? L’esercizio provvisorio assicura un anno di cassa integrazione. Sempre da fonti Cisl il ministro avrebbe spiegato che «non è possibile attendere oltre»: segno che si dovrà stringere sulla proposta di M&G. E infatti alla fine del vertice romano, il direttore generale del ministero, Andrea Bianchi, ha annunciato la riconvocazione del tavolo con le imprese. Ma una data ancora non c’è.
La Cgil con il segretario della Camera del lavoro metropolitana Roberto Montagner preme perché «venga convocato anche il convitato di pietra di questa vicenda, ovvero l’Eni affinché garantisca tutela ai lavoratori finché non si andrà alla bonifica delle aree e la attività potrà riprendere».
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