Vinyls, lo smantellamento finirà a dicembre
MARGHERA. Lo Spisal, dopo i controlli per lo spanto di acque di lavaggio presenti nei tubi, durante i lavori di smantellamento della Vinyls, «oltre a sanzionare la società, ha prescritto delle misure integrative e l’aggiornamento del Piano di sicurezza per evitare il ripetersi di episodi analoghi».
L’accidentale perdita di liquido, rimossa dalla ditta che «successivamente ha proceduto al relativo smaltimento», non ha comportato «alcun danno a persone e ambiente e ha consentito invece di verificare l’attivazione immediata dei presidi di controllo pianificati, anche attraverso le segnalazioni, in un’ottica di collaborazione, degli stessi operatori». Lo ha precisato ieri la Prefettura di Venezia dopo il tavolo tecnico di Protezione civile che ha innalzato «ulteriormente i livelli di sicurezza, prevedendo un maggiore coordinamento e raccordo tra le aziende coinvolte per la gestione dei possibili rischi di interferenza» sui lavori di smantellamento dell’impianto industriale. La Vinyls ospita i vecchi e pericolosi impianti del ciclo del cloro che sono stati, nel decennio scorso, al centro del processo per le vittime del cvm visto che hanno prodotto cloruro di vinile monomero e pvc per quasi 50 anni e da oltre sei sono fermi. Un primo smaltimento di circa 800 tonnellate di sostanze pericolose è stato eseguito tra maggio e settembre 2015 (spesa 1 milione 184 mila euro su finanziamento regionale di oltre 2 milioni di euro) è stato eseguito da Veneto Acque Spa, incaricata nel marzo 2016 anche della messa in sicurezza della rete di captazione e convogliamento delle acque nel reparto CV22-23 per sostituire le condotte contaminate con nuove canalette superficiali di scarico delle acque piovane in laguna, senza costosi trattamenti. Il Tavolo tecnico ieri ha assegnato alla società Ipp e all’azienda incaricata «un cronoprogramma in base al quale le aree interessate alla realizzazione del nuovo sistema fognario da parte di Veneto Acque dovranno essere lasciate libere e bonificate entro il prossimo mese di ottobre» e questo significa che «tutte le operazioni di smantellamento dovranno concludersi entro dicembre 2016».
La società incaricata dei lavori si è impegnata a rispettare il cronoprogramma ma va rimosso l’amianto con procedure fissate dallo o stesso tavolo tecnico. Le operazioni saranno costantemente monitorate dagli organi tecnici con specifici e continui sopralluoghi. In attesa del nuovo sistema di collettamento, resta in funzione l’impianto mobile di pre-trattamento delle acque ad opera della società incaricata dal Comune di Venezia. «Con la realizzazione del progetto sarà possibile superare l’emergenza ambentale, tenuto conto che tutti i rifiuti inquinanti presenti nell’area verranno smaltiti correttamente», assicura la Prefettura. (m.ch.)
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