Vino con le facce di Hitler e Mussoliniin vendita a Bibione e Jesolo
Sulle bottiglie anche l'immagine del Che. Costano 5,5 euro, le produce un'azienda friulana. E a quanto pare i turisti ne vanno pazzi
BIBIONE. Chi vi portate a tavola? La faccia del Che, quella di Tito, o quella di Hitler? In realtà, sul catalogo ce ne sono almeno 50, ma i clienti più affezionati non hanno dubbi: Mussolini e Hitler vanno bene per qualsiasi occasione. E vanno a ruba. Sono le singolari bottiglie di vino di Alessandro Lunardelli con etichette giganti raffiguranti alcuni leader storici del ventennio, dell'Italia comunista e del periodo della dittatura. Gli italiani le cercano, i tedeschi impazziscono. I turisti esteri li portano a casa come souvenir dall'Italia. Peccato che a tenerle, in provincia di Venezia, sono solo due supermercati. L'A&O di Bibione e un altro negozio di Jesolo.
Tra gli scaffali del vino non passano certo inosservate, nemmeno a chi di vino non se ne intende. Il Cabernet Collio, per esempio, è confezionato con un'etichetta nera dalla quale spunta l'ombra inquietante del duce. In un'altra si legge: «Ein Volk, Ein reich, Ein Fuhrer!». E' la bottiglia del Merlot Isonzo di Hitler. Sono le due bottiglie più vendute. Anche se non reggono la concorrenza, a fianco ci sono quelle del «Vin Padano» con la scritta: «I leoni di San Marco infrangeranno le catene della schiavitù di Roma». E' il Cabernet Franc dei padani. Altra bottiglia è quella del «Che Guevara». E' sempre un Merlot, che riesce a vendersi bene, pur non arrivando in vetta. Tutte quante costano 5 euro e 47 centesimi. A produrle è l'azienda vinicola di Alessandro Lunardelli, originario di Gorgo al Monticano per parte di nonno e residente a Collaredo di Pasian di Prato dove produce e dirige la cantina dove produce il vino. Oltre alla linea classica di vini, produce anche una linea tutta dedicata alla storia.
«Sono ormai molti anni che vendiamo queste bottiglie con le etichette storiche - ha raccontato ieri Lunaredelli - è un prodotto molto richiesto, tant'è che molti clienti mi chiedono prima le etichette e poi scelgono il vino, ormai è una caratteristica che ci contraddistingue da diverso tempo, e abbiamo visto che viene molto apprezzata». L'azienda non è certo improvvisata, o che punta solo al confezionamento del prodotto, ma anzi, raccoglie l'esperienza e la tradizione ultracentenaria della famiglia Lunardelli nel campo enologico. Oggi circa la metà della produzione di vino in bottiglia dell'azienda è dedicata alla serie storica che conta ormai oltre 50 diverse etichette, diventate oggetto di culto fra i collezionisti.
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