Vino, annata positiva E ora c’è la sfida doc “Delle Venezie”
PORTOGRUARO. Quella appena trascorsa è stata una buona annata per il settore vitivinicolo di casa nostra. Nel 2016 la produzione di uva è aumentata del 4%, raggiungendo la quantità record di 13 milioni di quintali pari a circa 10,1 milioni di ettolitri di vino. Il prosecco si conferma la “guest star” dell’export, con un +8,8% di valore nei primi nove mesi dello scorso anno. Mentre la superficie vitabile si è ampliata dell’8%, a scapito di altre colture o dell'allevamento.
Nei giorni scorsi Coldiretti Veneto ha riunito la consulta vitivinicola per fare il punto della situazione con produttori e dirigenti dell’organizzazione agricola, alla luce dei dati diffusi da Veneto Agricoltura che confermano al comparto del vino il ruolo di traino del settore agroalimentare regionale. All’incontro ha partecipato il responsabile del settore vitivinicolo della Coldiretti nazionale, Domenico Bosco.
In sala anche il presidente di Coldiretti Veneto, Martino Cerantola, e il direttore regionale Pietro Piccioni. Nel suo intervento Bosco si è soffermato sulle novità legate all’arrivo del nuovo testo unico sul vino, che taglierà del 50% il tempo che le aziende spendono per la burocrazia. «Il provvedimento raccoglie molte proposte di Coldiretti, che consentono di ridurre gli oneri economici a carico delle imprese senza abbassare la soglia di garanzia qualitativa attraverso i controlli», ha detto Bosco. Ma per il nostro territorio la sfida più importante in corso è quella che porterà alla nascita della nuova “super” Doc «Delle Venezie», che a breve diventerà la più estesa d’Italia con ventimila ettari solo nel Triveneto.
«Un gioco di squadra tra imprenditori e istituzioni che è un vanto per la nostra enologia, che aggiunge alla premiata offerta un altro vino blasonato», ha sottolineato Albino Armani, presidente dell’Ats che raggruppa agricoltori veneti, friulani e trentini. Durante la consulta vitivinicola di Coldiretti, si è parlato anche di prosecco, che rimane il principe delle esportazioni.
Ma è anche «il più taroccato nel mondo», ha ricordato il direttore del Consorzio di tutela, Luca Giavi, sottolineando che le azioni di difesa aiutano in primis i viticoltori onesti, ma soprattutto rispettano il buon nome della nostra produzione. Giavi ha anche elogiato gli ottimi risultati dell’attività delle forze dell’ordine nella repressione delle frodi, un crimine particolarmente odioso perché si fonda sull’inganno e colpisce l’intera filiera.
Giovanni Monforte
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