Villaggio delle Terme, opposizioni contro

Caorle. Consiglio comunale alle 18 sul contestato progetto, ma la maggioranza del sindaco Striuli è compatta
Di Giovanni Cagnassi

CAORLE. Le opposizioni si preparano a votare contro il rinnovo dell’accordo urbanistico denominato “Villaggio delle Terme” nel consiglio comunale di oggi alle 18. L’accordo è sempre quello sottoscritto nel 2007 dall’allora sindaco, Marco Sarto, con la Caorle investimenti Srl di Claudio Casella, immobiliarista di Lumezzane, proprietario dell’area. La maggioranza del sindaco Luciano Striuli è blindata e l’accordo passerà quasi certamente, pur con tanti dubbi, voci, un’interrogazione dei parlamentari del Pd Veneto che adombra la presenza della criminalità organizzata nel Veneto Orientale a partire proprio da questa vicenda intricata e le inchieste conseguenti, dopo che si era addirittura parlato di minacce di morte al sindaco Striuli. Minacce poi ritrattate, ma che hanno gettato un’ombra se non altro sospetta sulla pittoresca località balneare.

A Caorle, tutto sommato, i cittadini non hanno mai dimostrato di essere particolarmente impressionati da queste vicende urbanistiche sotto la lente di ingrandimento di inquirenti, ambientalisti e parlamentari. Eppure un Consiglio si è dimesso, è arrivato il commissario, il sindaco Striuli è stato rieletto a furor di popolo. La lista di Carlo Miollo, candidato a sindaco contro Striuli, più quella di Marco Favaro “Liberi e Trasparenti”, con lo stesso Favaro che era tra i dimessi assieme ad Alessandro Borin per far cadere la prima giunta Striuli, voteranno no. In tutto cinque consiglieri di opposizione, non certo sufficienti a fermare l’accordo. Ma lasceranno un segno. «Io non sono un inquirente», premette Miollo, «non ho fatto indagini come rappresentante di forze dell’ordine, non so se ci siano mafia o camorra o chi altri a Caorle. Dico che oggi questa convenzione deve andare a morire da sola perché fuori tempo, dopo ben dieci anni. Si parla di 250 mila metri cubi. Sono ancora adeguati in quest’area? E cosa sappiamo di questa Srl? Non siamo a priori contro le terme, anzi. Magari non in questa zona a Falconera, ma riteniamo che quello termale sia servizio fondamentale per il turismo e possa essere importante per la località. Io ho presentato un’interrogazione in merito, ho chiesto di allargare la discussione in commissione, di portarla in un Consiglio comunale straordinario. Mi è stato risposto in poche parole dal sindaco che tutto resterà com’è in questa convenzione».

«Ho chiesto chiaramenti», prosegue, «mi sono informato per quanto possibile. Nessuno ha un’idea precisa su questa vicenda e i suoi protagonisti. Non credo sia opportuno allora continuare. Io, il sindaco, tutti i candidati ci siamo accordati a suo tempo nel sottoscrivere un documento prima delle elezioni in cui ci impegnavamo a essere trasparenti nell’azione amministrativa e politica. Non mi pare che ciò stia accadendo».

Marco Favaro è lapidario per la lista Liberi e Trasparenti: «Il quadro è drammatico. Ora nessuno può dire “non lo sapevo”. Spero che di fronte a queste evidenze i caorlotti, soprattutto quelli che hanno votato per Striuli, si facciamo promotori di un’insurrezione delle coscienze. Questa è l’unica speranza per la nostra città. Noi come opposizione continueremo a dare battaglia».

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