Villa Testani, in due si affrontano per il polo culturale
MOGLIANO. Due contendenti per il nuovo polo culturale di villa Testani: sono l’istituto europeo di Sviluppo tecnologico e l’associazione culturale antico Insegn’Arte. La procedura per l’assegnazione venticinquennale dell’immobile di via Damiano Chiesa, lasciato dalla famiglia Testani in eredità al Comune di Mogliano, è giunta nei giorni scorsi a una svolta.
L’amministrazione moglianese ha infatti approvato il bando ufficiale di gara. In centro città potrebbe dunque sorgere un nuovo spazio per la cultura. Tale fu l’intendimento dei filantropici ex proprietari della nobile abitazione in via Damiano Chiesa, laterale del Terraglio che si trova davanti all’Astori. Luigia Testani, moglie del generale Raoul Papadia (originario di Barletta, morto nel maggio 2012), decise di offrire in eredità alla comunità moglianese l’immobile vincolandone la destinazione con precise indicazioni. Il lascito prevede l’uso «biblioteca e/o spazio culturale per letteratura, arte, musica ed altre attività socio-culturali», si chiede che venga mantenuto il nome “villa Testani” con iscrizione lapidea “lascito Testani” e che in sede vengano organizzati almeno una volta l’anno eventi a tema storico, artistico, letterario e musicale in cui venga ricordata la famiglia Testani-Papadia. Il Comune di Mogliano è entrato ufficialmente in possesso dell’abitazione nel 2013, dopo il decesso di Luigia Testani nel gennaio dello stesso anno. Il lascito comprende una libreria vittoriana in mogano, due poltrone inglesi in pelle, la scrivania e tutti i libri della famiglia, residente a Treviso in un appartamento in Borgo Cavour. Il primo bando per l’assegnazione andò deserto, poi nel giugno 2014, al secondo avviso esplorativo sono pervenute due manifestazioni di interesse da parte dell’istituto europeo di sviluppo tecnologico con sede in via Fratelli Bandiera a Marghera e della moglianese associazione culturale Antico Insegn’Arte con sede in via Nazario Sauro.
Ora dovranno presentare al Comune e un piano gestionale, una proposta di attività culturali e un progetto di ristrutturazione. Gli interventi necessari per trasformare villa Testani da abitazione privata a polo culturale aperto al pubblico sono molti: il disciplinare del bando li elenca minuziosamente, dalla bonifica dell’amianto ai nuovi impianti, dall’adeguamento sismico al nuovo tetto, tinteggiatura, serramenti la manutenzione straordinaria e pulizia integrale del giardino. Tali costi, anche a fronte di una concessione gratuita venticinquennale, finora hanno disincentivato molti potenziali interessati.
Matteo Marcon
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