Villa Patriarca a Mirano, riapre l’albergo. La gestione al gruppo Glamour
MIRANO. Villa Patriarca riapre. Dopo la brusca chiusura dello scorso febbraio a causa di una gestione finita gambe all’aria, lo storico hotel di Mirano ha riaperto in questi giorni sotto l’insegna di una nuova società: si chiama «Holding Italia srl» e fa capo a Simone Furlan e Marco De Pieri, proprietari del Glamour di Bassano del Grappa e di una piccola struttura a Tambre, nel Bellunese.
La nuova società, che sta sviluppando il brand «Glamour Collection», ha rilevato la gestione dello storico quattro stelle, assunto il personale - una dozzina tra dipendenti e collaboratori - e fatto ripartire le prenotazioni. Tra i programmi della nuova società quello di arrivare a gestire dieci strutture alberghiere nel Veneto nei prossimi tre anni.
Villa Patriarca, cinquanta camere, immersa nel verde di un parco molto interessante, dotato di campi da tennis e calcetto, piscina, conta anche il ristorante aperto tutti i giorni e sale congressi per meeting e riunioni.
«Puntiamo al turismo veneziano, naturalmente, ma anche e soprattutto al tessuto industriale del territorio, con il quale stiamo allacciando relazioni» spiega Furlan, amico personale di Silvio Berlusconi e ora politicamente vicino a Giorgia Meloni. «Abbiamo riportato sul mercato un vero e proprio gioiello della ricettività in terraferma. Il mio progetto è quello di creare una catena alberghiera che punti a valorizzare il nostro Veneto e le sue incredibili meraviglie, basti pensare che abbiamo le montagne più belle, il mare, il lago, città d’arte come Venezia e Verona e luoghi bellissimi» aggiunge Furlan, che in passato ha gestito strutture in Valle d’Aosta e sul Garda e ora si sta concentrando sul Veneto.
A Bassano possiede il Glamour, un quattro stelle superiore e 72 camere con ristorante e centro congressi. L’idea per Villa Patriarca è analoga, sviluppando i rapporti con le aziende. A Tambre la struttura in proprietà - il Vecchio Forno – ha 12 camere, bar e ristorante molto grande un tempo molto famoso per la storica proprietaria, Lola, apprezzata per la cucina e l’ospitalità.
Nei giorni scorsi ha ricevuto un in bocca al lupo direttamente dall’ex premier, che lo ha incoraggiato a investire nella sua professione: «Nei due anni di covid - spiega – chi come me è riuscito a resistere ne è uscito più forte di prima. Oggi ho una consapevolezza maggiore e ho anche la certezza che come fu nel dopoguerra questo sia il momento dove ci siamo le maggiori opportunità di sviluppo. Nel periodo del Covid nelle aziende ci siamo stretti tutti assieme per farci forza, dipendenti e imprenditori, si è creato un legame molto forte e io sento la responsabilità di far crescere e dare prospettive a questa meravigliosa comunità».
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