Villa Maniero in bilico: «Centro antimafia? Prima vediamo i conti»

Il sindaco Zampieri: «Servirà anche alle altre associazioni». Venerdì Federica Angeli racconterà l’impegno contro i clan
Campolongo (Venezia): sede associazione ANTEA 19/09/2001 © Light Image studio Baschieri
Campolongo (Venezia): sede associazione ANTEA 19/09/2001 © Light Image studio Baschieri

CAMPOLONGO. «La ex Villa Maniero centro antimafia a livello nazionale? Prima si deve risolvere il contezioso legale in atto con l’associazione Affari Puliti e poi discuteremo i progetti. L’idea è comunque quella di rendere l’immobile confiscato dallo stato disponibile alle associazioni del territorio».

A parlare è il sindaco di Campolongo Andrea Zampieri che fa anche il punto della situazione degli altri immobili sequestrati alla mafia del Brenta, l’ex villa del sodale di Maniero, Donà e gli appartamenti del gregario Ferrato.

«La proposta di creare un punto di riferimento per la raccolta dei dati delle mafie di valenza nazionale», spiega Zampieri, «mi è stata prospettata in un incontro che ho avuto con il nuovo presidente di Affari Puliti, Maurizio Dianese. Io ai progetti e alle idee avanzate non ho detto di no ma ho spiegato che con Affari puliti, che ora è incubatore di aziende contro il malaffare nella villa dell’ex boss, è in piedi una convenzione che scadrà nel 2019. Prima però proprio con Affari Puliti andrà risolto un contenzioso che si è aperto l’anno scorso. Avevamo chiesto documentazione e bilanci, ma finora non abbiamo avuto risposte».

Il sindaco punta a far fruire l’immobile anche alle altre associazioni del paese. Sugli altri immobili confiscati alla mafia del Brenta le idee sono più chiare. «L’ex villa del boss Donà che si trova in una laterale di via Veneto», spiega Zampieri, «per ora e per il prossimo futuro manterrà la destinazione di “centro sollievo” cioè una comunità per le persone con disturbi mentali in accordo con l’Usl. Gli appartamento dell’ex boss Ferrato invece resteranno a disposizione del comune per far fronte all’emergenza abitativa».

Intanto venerdì 27 luglio alle 21 al festival letterario nella ex Villa Maniero, al “parco della legalità” in Via Volta ci sarà Federica Angeli, giornalista di Repubblica che vive sotto scorta da anni per aver denunciato i clan mafiosi di Ostia, e non essersi piegata ad andarsene dal suo paese come intimatole dai clan. Proprio grazie alle sue innumerevoli denunce ed al suo grande coraggio 2 settimane fa i clan mafiosi degli Spada ad Ostia sono stati smantellati dalla magistratura. —


 

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