Villa Farsetti, ecco 600 mila euro
SANTA MARIA DI SALA. Riprende la corsa, seppur lenta, verso la rinascita di Villa Farsetti. Nei giorni scorsi la giunta comunale ha ripreso in mano l’iter di recupero della monumentale villa salese, interrotto dopo i lavori di ripristino dello storico giardino effettuati negli anni scorsi dalla giunta Bertoldo. La nuova maggioranza ha infatti deliberato lo stanziamento di 600 mila euro per interventi di recupero dell’area nord ed est della villa, dopo l’aggiudicazione (provvidenziale, visti i bilanci) del premio di un concorso finalizzato proprio al recupero di edifici storici. I lavori riguarderanno la sistemazione degli spazi vuoti della villa in ottica di sviluppo degli aspetti socio-economici locali. Si tratta delle aree e dei locali sul lato di via Roma, in particolare delle coperture e di alcune aule a cui si accede dall’entrata est. Sì dunque al recupero storico dell’edificio e delle sue pertinenze così com’erano (o quasi) ai tempi dell’abate Filippo Farsetti, ma anche alla fruizione sociale della villa, che la giunta non vuole estraniare da eventi e manifestazioni pur nel rispetto del bene architettonico. La somma stanziata è pari a circa il 60% del costo complessivo dell’intervento, stimato in almeno un milione di euro. L’ultimo grande intervento di riqualificazione della villa aveva riguardato nel 2008 la fedele ricostruzione del giardino antistante la facciata principale della villa, secondo i disegni dell’epoca, con la creazione dei nuovi filari, dei vialetti, delle statue e della fontana al centro del giardino, su progetto dell’ingegner Loris Vedovato, da tempo depositario di tutti i segreti storici ed architettonici della villa. La storia ha spazzato via molto di quella che fu Villa Farsetti negli anni d’oro e la cartografia dell’epoca è stata in parte persa. «Ora abbiamo la possibilità di recuperare l’edificio e allo stesso tempo dar sfogo alle richieste di chi ne chiede la fruizione», ha detto il sindaco Nicola Fragomeni, «restituendo alla villa il lustro che merita».
Filippo De Gaspari
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