Villa Ancillotto, c’è il progetto di recupero con parco pubblico e hotel a 5 stelle
Il piano presentato in Comune per Villa Ancillotto è ambizioso e potrebbe finalmente rivalutare l'intera area nella frazione di Mussetta: ecco come cambia l’area

Un parco pubblico di due ettari e un hotel a 5 stelle. Il piano presentato in Comune per Villa Ancillotto è ambizioso e potrebbe finalmente rivalutare l'intera area nella frazione di Mussetta da anni lasciata nel degrado e l'abbandono.
La storica villa della famiglia sandonatese, che ha dato i natali alla medaglia d'oro ed eroe del cielo nella Grande Guerra, il conte Giannino Ancillotto, è stata anche per diversi anni di proprietà della famiglia circense degli Orfei che l'aveva acquistata per farne un centro di addestramenti per animali da circo, in particolare le tigri e anche altri animali che erano protagonisti negli spettacoli sotto il tendono.
La villa e l'ampio terreno circostante erano stati ceduti nell'ambito di una prima operazione immobiliare, che però non era decollata e si era conclusa con un fallimento.
Passata a un fondo immobiliare, con il quale l'amministrazione aveva avuto dei contatti per segnalare la situazione di degrado, era poi stata ceduta a un gruppo di imprenditori sandonatesi che hanno di recente bussato alle porte del Comune.
La cordata di imprenditori
E questo gruppo di imprenditori ha già presentato nel corso di una riunione in municipio, cui ha partecipato uno dei referenti, l'ingegner Alessandro Grandin, il progetto che potrebbe permettere finalmente di voltare pagina su un'area molto estesa che è stata abbandonata e rischia di vedere completamente distrutta l'antica magione di pregio storico e architettonico, il cui tetto è collassato ancora diversi mesi fa.
Quello che è stata la villa Ancillotto, divenuta oltretutto un ospedale durante la guerra, è solo un ricordo.
Dalle rovine alla bellezza
Oggi le rovine sono il simulacro di un passato glorioso e di un immobile di grande pregio storico architettonico.
I proprietari dell'area hanno presentato il progetto di recupero in maggioranza. Un piano di interventi che aveva ricevuto il via libera dalla precedente giunta di centrosinistra e che prevede la realizzazione di ben sei condomini di media altezza e una trentina di villette a schiera.
In questo contesto, la villa sarebbe completamente ristrutturata e diventerebbe un hotel a 5 stelle di cui San Donà è sprovvista e diventerebbe così la prima struttura ricettiva di alto livello.
Il sindaco, Alberto Teso, ha posto come condizione proprio il recupero dell'antica e fatiscente villa e il parco pubblico di due ettari con varie essenze arboree che arricchirebbero ulteriormente il patrimonio floristico e faunistico della città.
L'area complessiva è di circa 5 ettari e pertanto tutte le operazioni immobiliari sarebbero alla portata grazie a questi spazi.
Siamo alle prime battute della presentazione di questo progetto edilizio che vedrà a collaborazione dell'agenzia La Veneta Immobiliare di Francesco Brussolo.
Ma la determinazione dei proponenti, esaudendo le richieste fondamentali del Comune, non dovrebbe incontrare ostacoli e finalmente riqualificare questa zona dimenticata della città che è parte della nostra storia.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia