Villa Ancillotto all’asta prezzo di oltre due milioni
Villa Ancillotto finisce all’asta. Prezzo base due milioni e 362 mila euro e per il momento si spegne il grande sogno di recuperare l’immobile storico che fu della nota famiglia di San Donà, poi degli imprenditori circensi Orfei, acquistata infine da una società che opera nel settore immobiliare. Il Comune avrebbe voluto realizzare un grande polo culturale, i privati tentarono con un albergo a 5 stelle lusso, poi addirittura una casa d’asta. Nulla di fatto, anzi adesso è la casa a finire all’asta.
La crisi ha bloccato tutto e le lottizzazioni collegate non sono partite alla luce del difficile periodo attraversato dall'edilizia. Il Comune inoltre non percepirà i circa due milioni di euro di oneri di urbanizzazione che ancora attende, nel caso partisse la lottizzazione, e che avrebbero comportato consistenti introiti per le casse. Potrebbe essere ancora valida la permuta dell’antica Villa Ancillotto che passerebbe al Comune in cambio dei mancati oneri incassati come previsto. Ma una simile struttura avrebbe dei costi importanti per la ristrutturazione e gestione complessiva, visto che il Comue pensava a un grande centro civico per manifestazioni ed eventi culturali.
La notizia della vendita all’asta dei 65 mila metri quadri è passata un po’ in sordina, tra le notizie e i riquadri delle vendite, e adesso più che mai il destino della lottizzazione dell’intera area dell’antica Villa Ancillotto resta un mistero, soggetto agli appetiti di un mercato sicuramente poco propositivo in questi ultimi anni.
La crisi economica e immobiliare ha bloccato l’espansione edilizia e già sono saltati i progetti di alberghi o case d’asta, per non parlare dell’edificazione nell’area della villa. La speranza è che qualche imprenditore illuminato decida di investire, o magari una fondazione.
Il sindaco Andrea Cereser è perplesso. «Spiace apprendere di questo epilogo per Villa Ancillotto», ha commentato, «adesso vedremo cosa accadrà alla villa e ai suoi terreni che sarebbero appunto stati messi al’'asta. Nel caso partisse la lottizzazione collegata, il Comune dovrebbe incassare quei due milioni di oneri di urbanizzazione e tornerebbe attuale la possibilità di una permuta con la villa, ma certo i costi di una simile struttura per quanto riguarda la gestione sarebbero molto alti. Sicuramente ci sta a cuore il destino di una villa storica che meriterebbe la giusta valorizzazione nel nostro territorio».
Giovanni Cagnassi
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