Vigili armati, trovati 20.000 euro
San Donà. Il Comune potrà acquistare una trentina di pistole, assegnate a quasi tutti gli agenti
SAN DONÀ. Polizia locale armata, entro fine anno il Comune di San Donà riuscirà nella storica impresa. Questo l’obiettivo dopo che sono stati stanziati i circa 20 mila euro a bilancio. Ora potranno essere acquistate le pistole, complessivamente una trentina, assegnate a quasi tutti gli agenti, eccetto quelli negli uffici o gli obiettori anziani che hanno la possibilità di rifiutare. A giorni si svolgerà l’ultimo incontro dell’amministrazione comunale con gli agenti e i sindacati per decidere i passaggi propedeutici alla decisione di partire con l’acquisto delle armi.
E forse già a dicembre il corpo della polizia locale di San Donà potrà essere dotato della pistola al pari di Comuni vicini come Jesolo o Eraclea che da anni sono riusciti a portare a termine questo progetto. In queste settimane, l’assessore e vice sindaco di San Donà, Luigi Trevisiol, ha avuto modo di discutere con gli agenti e i sindacati per arrivare il più presto possibile all’armamento, superando gli ostacoli e le resistenze che sono ancora abbastanza radicate. Ma un corpo di polizia locale moderno deve essere oggi come oggi anche armato per collaborare con carabinieri, polizia di Stato, guardia di finanza. Finalmente potranno anche essere organizzati i turni di notte in modo tale che la polizia locale sia davvero di supporto alle altre forze di polizia, cosa che non era possibile finora.
L’unico tentativo era stato quello di allungare il turno di lavoro fino alle 22 nel periodo estivo, pur con molte perplessità sui regolamenti che in ogni caso imponevano l’arma per motivi di sicurezza. In questi anni non sono mancati momenti di tensione e aspre discussioni sull’armamento degli agenti, sempre voluto, ma mai arrivato fino a questo traguardo. In svariati casi gli agenti sono stati coinvolti in operazioni pericolose. Sono stati aggrediti, hanno dovuto fermare persone pericolose o squilibrate, senza i necessari supporti di protezione anche nei casi di assistenza durante i trattamenti sanitari obbligatori. Situazioni di precarietà che hanno generato diverse polemiche anche all’interno dello stesso corpo di polizia municipale. La dotazione della pistola implica anche l’organizzazione dell’armeria nella sede di via Ungheria Libera e altri passaggi burocratici necessari o indennità da stabilire.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia
Video