Vigili armati al poligono per imparare a sparare
San Donà. Ultime settimane di addestramento per 25 agenti di polizia locale Da febbraio saranno inseriti nei turni di notte per pattugliare strade e case
PD 07 settembre 2004 G.M. Piazza Duomo, porfido fatto schizzare via da un autobus. Rilevamenti della Polizia Municipale. (CARRAI) Piazza Duomo, porfido fatto schizzare via da un autobus - Carrai
SAN DONÀ. Polizia locale armata per fine gennaio o febbraio. Sono già iniziate le esercitazioni. Gli agenti sandonatesi hanno già avuto la certificazione per le esercitazioni di tiro e sono andati a sparare al poligono di Mirano, utilizzato in passato dalla polizia locale di Venezia che sta lavorando nel distretto assieme a San Donà, Musile e Noventa.
Il Comune ha investito per il momento circa 20 mila euro, già stanziati a bilancio in un preciso capitolo di spesa, con i quali saranno acquistate 25 pistole e verrà poi realizzata, presso il comando di via Ungheria Libera, la necessaria armeria per custodirle. Il vice sindaco e assessore alla sicurezza, Luigi Trevisiol, è all’opera per comunicare al più presto la data in cui gli agenti saranno tutti armati, come i colleghi di Venezia, e pronti a organizzare i nuovi servizi previsti sulle strade a tutte le ore del giorno e soprattutto della notte. Saranno fondamentali per il controllo del territorio, soprattutto contro lo spaccio di droga e i furti nelle abitazioni, oltre ai consueti servizi di controllo stradale.
Si tratta di una decisione epocale per San Donà che mai prima d’ora ha avuto una polizia locale armata al pari delle altre forze di polizia. Un passaggio propedeutico all’organizzazione di turni di notte, anche dopo le 22 e fino a mattina, quando gli agenti potranno finalmente essere di supporto a carabinieri, polizia di Stato e guardia di finanza. In tutti questi anni, mai nessuna giunta, nonostante i tanti annunci o proclami, era mai riuscita a portare a termine questo obiettivo. In varie occasioni sono sorti contrasti con i sindacati, con gli stessi agenti spesso poco convinti del passo da compiere con tutti i rischi professionali collegati.
Le amministrazioni comunali si sono spesso divise sul tema evidenziando paure e tante perplessità a proposito dei vigili armati, considerati ancora al rango di agenti per il controllo del traffico piuttosto che vere guardie comunali da armare di tutto punto. Ora l’esperto comandante del corpo, Marino Finotto, è al lavoro soprattutto per formare il personale anche mentalmente prima del salto finale. Trevisiol ha voluto dare un taglio a polemiche e discussioni, mentre anche sindaco e giunta hanno riconosciuta la necessità di armare il corpo della polizia locale per un servizio serio e per garantire la sicurezza dei cittadini, a maggior ragione dopo il consolidamento del distretto con Venezia che già ha dotato di videocamere di sorveglianza e controllo h24 dei filmati, poi altri servizi congiunti come le unità cinofile che torneranno in città.
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