Vigilessa presa a pugni il caso finisce a Roma
MARCON. C’è sdegno e indignazione da parte dei marconesi, che anche ieri hanno dovuto constatare con mano che James Osaro, il nigeriano 37enne che sabato ha preso a pugni la vigilessa di Marcon di pattuglia in viale San Marco, mandandola a sbattere contro una vetrina, è libero e gira tranquillamente per il paese, facendo quello che ha sempre fatto, motivo per il quale la polizia locale ha svolto indagini e approfondimenti.
Mercoledì ha cambiato postazione, ha preso l’autobus e si è recato a San Liberale, vicino al panificio Tiveron, a chiedere l’elemosina a chi andava a fare la spesa. I commenti fioccano in abbondanza, nei bar e sui social. C’è chi propone di non fargli più la carità, in modo che alla fine sia costretto ad andarsene da solo, chi ha addirittura fatto sapere che rinuncerà a fare la spesa dove trova il nigeriano, per rispetto all’agente. E chi sta pensando di organizzare una grande manifestazione di solidarietà alla polizia locale a favore della sicurezza. Anche i sindacati di categoria, hanno inviato una nota al sindaco, nella quale chiedono un incontro urgente.
«Esprimiamo il nostro forte sdegno per il gravissimo, deplorevole e vile atto di inciviltà di cui la dipendente del suo Comune è stata vittima», scrivono Giancarlo Da Lio per la Cgil Fp e Giovanni Zennaro Uil Fpl, «quanto accaduto è un fatto inaccettabile, che deve scuotere le coscienze di tutti, amministratori in primo luogo. Uil e Cgil condannano con forza il gesto di gratuita violenza verso chi si trova in prima linea e fa il proprio lavoro con responsabilità, impegno e grande spirito di abnegazione. Alla vigilessa vigliaccamente aggredita la nostra solidarietà e vicinanza. Questo fatto vergognoso ci spinge a riflettere sull’esigenza di una politica che tuteli i propri dipendenti».
L’aggressione all’agente è stata oggetto di un’interrogazione parlamentare ai ministri dell’Interno e della giustizia. A prendere l’iniziativa l’onorevole Simonetta Rubinato che, raccolte anche le sollecitazioni del sindaco Follini e del sindaco di Quarto d’Altino Silvia Conte «chiede al Governo quali iniziative urgenti intenda assumere in merito al gravissimo fatto che ha destato rabbia e sconcerto tra la gente e le stesse autorità cittadine». Oggetto particolare dell’interrogazione, depositata ieri alla Camera, il fatto che l’uomo, dopo essere stato processato e condannato, è stato rimesso in libertà. «Chiedo ai ministri Alfano e Orlando, di valutare la necessità di intervenire con modifiche legislative per assicurare l’effettività della pena e l’esecuzione dei provvedimenti emanati dalle autorità amministrative e giudiziarie. Dobbiamo evitare che si diffonda un senso di pericolosa impotenza tra i cittadini e le autorità pubbliche e un clima di insicurezza tra chi è chiamato a far rispettare la legge».
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