Vigile al telefonino in auto, denuncia via Facebook

Oriago di Mira, una residente fotografa l’agente e poi lo spara sul social network. Il comandante della polizia muncipale però lo assolve: «Comportamento lecito, per esigenze di servizio»

MIRA – Telefona al cellulare mentre si trova alla guida lungo la Brentana ad Oriago di Mira. Beh, capita spesso e a tanti, direte voi. Ma in questo caso non si tratta di un semplice cittadino, ma di un agente della polizia locale del comune rivierasco. Uno che cioè di solito le multe le fa agli altri se guidano telefonando al cellulare, decurtando poi a violazione accertata ben 5 punti patente.

A denunciare la vicenda che ieri è finita su Facebook e poi sulla bocca di tutti è stata Nicoletta Buosi, una residente che alla vista del vigile con il cellulare alla guida, verso le 13,20 non ha resistito dal fargli uno scatto. “Guardate i vigili di Mira- denuncia la donna indignata nel social network- Sempre al cellulare da Oriago fino a Mira ... Che dire…E dopo ci fanno le multe ... E’ una vergogna” .

I commenti degli internauti alla vista di quella foro sono stati tutti negativi nei confronti del vigile . La donna però è decisa a non lasciar perdere la vicenda . “Andrò in caserma – ha spiegato su Facebok – e denuncerò questo fatto “ .

La vicenda in un battibaleno è arrivata alle orecchie del comandante della Polizia Locale di Mira che difende il suo agente . “Per i rappresentanti delle forze dell’ordine in servizio – dice il comandante Mauro Rizzi- è espressamente previsto da un articolo del codice della strada la possibilità di derogare alla norma che vale per i cittadini comuni. Cioè c’è la possibilità di telefonare o rispondere alle telefonate proprio per motivi di emergenza, nel caso in cui si sia in servizio. Solitamente gli agenti si muovono in coppia quando c’è uno che guida, chi risponde al cellulare è l’altro. Purtroppo per motivi di scarsità di organico a volte in un mezzo, in questo caso nel furgoncino, c’è solo una persona e deve rispondere al cellulare se si trova di fronte ad una emergenza“ . I residenti però sono indignati da quelli che considerano privilegi.

“Va bene – spiegano. Ma ora vogliamo vedere se è vero . Cioè se quel vigile stava telefonando per motivi di servizio o invece se stava telefonando per motivi privati o personali“ .Su questo punto vuole chiarezza anche il comandante dei vigili Mauro Rizzi. “Chiederò all’agente in questione – dice Rizzi- un immediato chiarimento . A certificare se ha chiamato o risposto a chiamate di servizio o invece a utenze private, ci sono anche i tabulati dello stesso cellulare”.

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