Vigilante spacciava, arrestato

Vendeva hashish a decine di minorenni: bloccato dalla Finanza

MOGLIANO. Spacciava hashish nel parco di Mogliano. Per molti studenti, in gran parte minorenni, era diventato il loro punto di riferimento per lo “sballo” del fine settimana. Bastava contattarlo per telefono, spiegare con un linguaggio in codice la quantità di “fumo” desiderata e lui arrivava nel punto del parco del paese indicato con l’hashish richiesto. I militari della Guardia di Finanza da tempo avevano messo gli occhi su di lui.

E al termine di una lunga indagine lo hanno arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti su ordine di custodia cautelare. A finire agli arresti domiciliari, su disposizione del gip Umberto Donà, che ha accolto la richiesta del pubblico ministero Iuri De Biasi, è stato un 23enne italiano, residente a Mogliano. Un giovane diplomato, di buona famiglia, addetto alla sicurezza e all’antitaccheggio di alcuni centri commerciali della Marca e di Mestre. Gli investigatori delle Fiamme Gialle sono riusciti, piano piano, a chiudere il cerchio attorno all’insospettabile spacciatore ed hanno scoperto, visionando il suo telefonino posto sotto sequestro un particolare interessante: il giovane s’era fatto fotografare nudo sopra la macchina dei vigili urbani di Mogliano in segno di spregio.

L’indagine è iniziata ai primi del 2015 quando i finanzieri sono venuti a conoscenza del fatto che in un parco di Mogliano si spacciava hashish ad un gran numero di giovani, in gran parte minorenni.

Nel corso dei mesi d’indagine viene individuata una ventina di studenti della zona tra Mogliano, Preganziol, Casale e Zero Branco. Ad uno ad uno vengono fermati con le dosi di hashish per uso personale e poi portati in caserma per essere verbalizzati e per confessare il nome dello spacciatore. Passano pochi mesi e il cerchio si chiude attorno ad un giovane insospettabile di Mogliano. È un 23enne diplomato, che lavora a chiamata come vigilante o addetto all’antitaccheggio per i grandi centri commerciali della Marca e di Mestre.

Contro di lui ci sono una ventina di testimonianze di giovani che lo indicano come lo spacciatore al quale si rivolgevano per rifornirsi di hashish. Dichiarazioni più che sufficienti, per gli investigatori, per incastrare l’indagato.

Il pubblico ministero Iuri De Biasi ha chiesto al giudice delle indagini preliminari la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del 23enne moglianese. Una richiesta che il gip Umberto Donà ha accolto. Ora il giovane si trova ora agli arresti domiciliari. Nel corso della perquisizione gli investigatori gli hanno sequestrato un paio di cellulari. (m.f.)

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