«Vietiamo il fumo nei parchi»
Federico Boem ci riprova. Nonno coraggio, come lo hanno soprannominato le mamme, fresco di festeggiamento di 50 anni di matrimonio, non si dà per vinto e continua la sua battaglia per la sicurezza nei parchi. In primis quello vicino a casa sua, il parco di San Pio X, dove chiede che sia assolutamente vietato fumare all'interno e maggiore sorveglianza. Boem ha chiesto e ottenuto un incontro con il sindaco, Andrea Cereser, che è stato sensibile verso la questione sollevata dal tenace Boem, originario di Stretti di Eraclea, da anni a San Donà con la sua famiglia.
«Non solo il nostro», dice, «ma tutti i parchi devono essere sorvegliati costantemente. So quello che dico, perché troppi balordi ormai li frequentano in tutta la città, si rifugiano per drogarsi, sporcare, rubare e quant'altro. Il divieto di fumo sarebbe un segno di civiltà importantissimo, un segnale per tutti quanti oggi si siedono sulle panchine, con i piedi sopra, a fumare e sporcare dove giocano i bambini. Non possiamo tollerarlo», aggiunge, «siamo stati tutti giovani e un po' scapestrati, ma c'è un limite di convivenza con persone che non si curano del bene pubblico, del rispetto per il prossimo e soprattutto per i bambini che giocano».
La sicurezza è all'ordine del giorno. Il vicesindaco Oliviero Leo ha già contestato i dati troppo rassicuranti rilasciati in occasione dell’incontro del comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza in prefettura. Ha invocato infatti rinforzi, armamento della polizia locale, turni di notte, addirittura l'esercito o, in alternativa, l'impiego di nonni vigili ancora arzilli e scattanti e militari in ausiliaria che, dopo la quiescenza, potrebbero essere impiegati nel controllo del territorio. (g.ca.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia