Vietata la festa alcolica, il gestore: «Mi spoglio per protesta»

San Donà. Il titolare del White Club non vuole rispettare l’ordinanza comunale. L’appuntamento è per la notte di Halloween. Il tam-tam sui social network

SAN DONA'. Festa di Halloween vietata, troppo alcol tra i giovani invitati. Il Comune è intervenuto con un'ordinanza che va a colpire la festa prevista per giovedì sera al "White club" di via Monte Popera. E ancora una volta finisce sotto i riflettori Marco Lo Faro, frizzante gestore che già è stato protagonista di molti episodi discussi in città, come le feste gay lesbo nei suoi locali, la promozione di un locale di spettacoli lap dance, proprio al White, con un ballo improvvisato di una ballerina discinta in piazza Indipendenza.

Detto "il Corona del Veneto", Lo Faro è stato bersaglio di atti vandalici per le sue feste trasgressive, poi di nuovo salito agli onori delle cronache per quello spogliarello che aveva smosso Comune e carabinieri con tanto di accertamenti su di lui e la ballerina coinvolta che aveva chiesto pubblicamente scusa. Adesso, la festa di giovedì è stata pubblicizzata in rete e con volantini che inneggiano in sostanza all'alcol no limits. Secondo i dati in possesso dal Comune, non solo sarebbe circolato un volantino che pubblicizzava questa festa tra ragazzi, per lo più studenti, ma in rete è stato chiesto un contributo da parte di tutti gli invitati per acquistare poi le bevande.

Lui prima si difende e poi attacca: «È una festa tra ragazzi, per lo più studenti, che daranno un contributo perché questo è un club privato con tutte le autorizzazioni necessarie per servire alcolici e superalcolici. Nessuna pubblicità, solo tra i ragazzi e organizzatori è stato chiesto un contributo per la partecipazione, in quanto non vi è scopo di lucro. Non mi interessa nulla dell'ordinanza, la festa la faremo comunque. E se mi fermeranno farò io uno spogliarello di protesta in Comune questa volta e ne farò uno al giorno se servirà. È scandaloso», aggiunge, «noi facciamo di tutto per tenere i giovani a San Donà, non farli allontanare in auto, e ci trattano come fuori legge. Gli irregolari sono altri, e il Comune dovrebbe sapere delle tante feste abusive che vengono organizzate in città senza che nessuno si muova».

Duro il vicesindaco, Oliviero Leo: «Faccia una festa con bibite non alcoliche e non ci saranno problemi per questi ragazzi che vogliono incontrarsi e divertirsi. Gli uffici hanno fatto tutte le verifiche e non possiamo consentire che sia organizzata una festa che invita al consumo di alcol, dove si chiede espressamente un contributo per fornire i ragazzi delle bevande alcoliche. Quanto a quello che farà Lo Faro, risponderà lui dei eventuali atti osceni».

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