Videosorveglianza, c’è l’accordo

San Donà, Musile e Noventa insieme per il controllo del territorio
SAN DONÀ. Altri 70 mila euro di finanziamenti pubblici per la videosorveglianza. Sarà un accordo tra i Comuni di San Donà, Musile e Noventa a garantire la sicurezza nel territorio del distretto di polizia, dopo la convenzione con la Città metropolitana che si occupa di tutta la parte burocratica e la gestione delle sanzioni. Nei giorni scorsi a San Donà si sono trovati gli amministratori dei Comuni del distretto di polizia locale con i comandanti dei vari corpi. Ed è stato deciso di partecipare al bando per il finanziamento che consentirà di acquistare nuove telecamere di sorveglianza da distribuire nelle tre città.


San Donà ne ha già 38 e potrà aumentarne ancora la dotazione. Ne sono previste altre quattro o cinque per Comune, pur con la necessità di sostituirne alcune che non funzionano. Ma è il terzo turno di notte che adesso è in discussione a San Donà. Venezia sta già predisponendo tutta l’organizzazione per garantire la presenza degli agenti a San Donà anche nelle ore notturne. E per fare questo, probabilmente entro l’anno, verrà garantito anche l’armamento tanto atteso al comando di via Ungheria Libera. Necessariamente ci dovrà essere un passaggio in Consiglio comunale, con una previsione di spesa di non meno di 30 mila euro. Se ci sarà una squadra di agenti armati potranno finalmente fiancheggiare la notte le altre forze di polizia su tutto il territorio della città, sgravando soprattutto i carabinieri.


Intanto in questi giorni sono aumentate le segnalazioni di degrado e di problemi di sicurezza al sottopasso di via Garibaldi e anche nei pressi della stazione dei treni. Molti cittadini hanno evidenziato la presenza di drogati all’interno del sottopasso, intenti a iniettarsi le dosi di stupefacente. E poi anche tanti spacciatori che si aggirano alla stazione. Per questo sono in molti a volere altre videocamere di sorveglianza proprio in questa zona. Sempre alla stazione sono stati denunciati furti di biciclette, tanto che alcuni hanno deciso di incatenarle alle transenne davanti all’ingresso per evitare siano rubate, sottraendo posto alle postazioni dei taxi.


In stazione continuano a dormire anche dei senzatetto. Uno di questi, Daniele Rossi invece si è trasferito con la sua auto vicino al pronto soccorso: ormai da 5 mesi non ha un tetto e disperatamente chiede aiuto. Sono infine tornati i questuanti nel parcheggio dell’ospedale a chiedere insistentemente l’elemosina, mentre un nuovo senzatetto si aggira in città, controllato dalla polizia locale, ed è entrato anche in duomo durante la messa domenicale.
(g.ca.)


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