Vibrazioni pericolose, a Chirignago le campane restano mute

Il fulmine che ha colpito il campanile della chiesa di San Giorgio Danni ingenti alla cupola, l’assessore Maggioni: «Daremo una mano»

CHIRIGNAGO. Il sole è tornato a splendere sul campanile della chiesa intitolata a San Giorgio. Martedì un fulmine lo aveva colpito, danneggiando seriamente la cupola e bruciando parte della travatura interna. Ieri la ditta di Bolzano che aveva realizzato il restauro della cupola nella primavera 2012 ha marcato visita al campanile, provando a definire i danni e le tempistiche per il recupero: «I tecnici della ditta sono venuti a verificare la situazione della struttura», esordisce don Andrea, cappellano della parrocchia di Chirignago, «ma ancora oggi pomeriggio (ieri, ndr)non abbiamo avuto alcun riscontro per quanto riguarda le cifre. Restiamo in attesa del preventivo da parte dell'architetto Chinellato e della ditta. La speranza è quella di riuscire a realizzare il più veloce possibile i lavori e poter rendere nuovamente agibile ogni parte della parrocchia ai nostri fedeli e ai molti bambini che frequentano il catechismo».

Il catechismo ha ripreso le sue attività ma non potrà usufruire del passaggio che collega canonica e chiesa, chiusa per motivi di sicurezza.

Don Andrea fa capire che i danni non sono di poco conto: «Ci hanno riferito che lo squarcio creato martedì dalle fiamme è largo 3 metri e alto uno; c'è poi da ricordare che tutta la travatura interna è parecchio danneggiata e per il 70% bruciata, con il problema che non possiamo utilizzare le campane fino a che i lavori non terminano».

Infatti la notizia è che le campane non suoneranno fino al termine dei lavori: «Quando vengono azionate le campane», spiega don Andrea, «il campanile ha un impercettibile spostamento dato dalle vibrazioni, quindi in questo momento, con la cupola non in sicurezza e con la sola protezione del lavoro di compensazione sulla trave portante fatto dai vigili del fuoco, c'è un rischio di instabilità che non vogliamo correre».

Ma i problemi non finiscono qui perché il fulmine ha creato altri disagi alla parrocchia: «Da martedì pomeriggio alcune zone sono senza energia elettrica», confida preoccupato il cappellano di Chirignago, «e ovviamente viviamo continui sbalzi di corrente anche nelle zone in cui c'è; abbiamo chiamato i tecnici per poter risolvere anche questi disguidi, ovviamente a spese nostre».

Un problema quello delle spese che in periodi come questi pesa: «Per quanto riguarda la cupola siamo assicurati», continua don Andrea, «ma tutte le altre spese restano alla parrocchia, che già aveva speso molto per sistemare la cupola l'anno scorso».

Una mano pare arrivare dal Comune che l'anno scorso aveva finanziato il restauro della cupola con 30.000 euro: «Martedì sera sono stato in parrocchia a Chirignago», dichiara Alessandro Maggioni, assessore ai Lavori pubblici, «e ho confermato al parroco, don Roberto, la nostra vicinanza in un momento così difficile».

Ma la vicinanza pare essere solo il primo passo: «Sto aspettando le cifre che arriveranno dai preventivi della ditta di Bolzano», continua l'assessore, «e poi valuteremo in che modo il Comune potrà intervenire per aiutare la parrocchia; non stiamo parlando di cifre grandi ma, come fatto nella primavera scorsa, siamo disposti a fare il possibile per venire incontro a questa evenienza così straordinaria. Ci dispiace perché avevamo finanziato un lavoro importante e la mia intenzione, che ho confidato a don Roberto, è proprio questa: aiutare per quanto riusciamo e per quanto possiamo».

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