Vianini punta tutto sull’associazionismo

MOGLIANO. “Falla girare” è lo slogan scelto da Alberto Vianini per la campagna delle primarie del centrosinistra. Oltre ad essere un invito alla partecipazione è anche un riferimento alla sua lunga carriera di sportivo nelle file della Benetton Basket.
Vianini, classe 68, a scendere in campo c'è abituato da sempre, e ha scelto di farlo anche candidandosi, supportato dalla lista Giovani, alle consultazioni di domenica 19 gennaio. Prima di approfondire il motivo delle sue scelte politiche ripercorriamo brevemente il suo percorso di moglianese doc. Classe 1968, Vianini ha frequentato le Dante Alighieri nel quartiere Ovest, poi l'Astori (scuole medie e liceo classico) e infine ha conseguito la laurea in giurisprudenza all'università di Bologna ed è oggi titolare di uno studio civilista. Parallelamente ha vissuto anche una folgorante carriera di cestista. Con lui non si può partire che dallo sport: «Il 2014 dovrà rappresentare l'anno zero», spiega Vianini, «questa giunta ha dato sfogo alla parte meno buona dell'associazionismo sportivo, che è di grande livello e deve essere rilanciato. È un discorso che è estendibile anche ad altri ambiti, a Mogliano le associazioni soffrono per la carenza di spazi e la scarsa promozione: il Comune non deve essere di scaricatore di problemi e costi di gestione, non deve creare inimicizie, ma porsi come risolutore». Alberto Vianini, critica duramente il nuovo asse Azzolini-Lega-Pdl, ma l'attuale sindaco può considerarsi il suo padre politico: «In certo senso sì», ammette, «ma erano altri tempi, effettivamente l'offerta ad impegnarmi per Mogliano è arrivata da lui, nel 2006. Oggi però il progetto della Lista Giovani non gli appartiene più. Il programma elettorale è stato disatteso: il recupero delle aree degradate, dell'area Macevi, del centro giovani, del Brolo e di villa Longobardi è stato traumaticamente interrotto».
Oggi per Vianini è naturale continuare nelle file del centrosinistra con le stesse priorità di intervento. (m.ma.)
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