Vianello trova una cartuccia nella posta

Jesolo. Il conosciuto blogger e imprenditore: «Vogliono farmi paura, ma io continuerò nelle mie denunce sui social
Di Giovanni Cagnassi

JESOLO. Una cartuccia da 12 millimetri nella buca delle lettere, grave atto intimidatorio nei confronti di Claudio Vianello, ex consigliere comunale, tra i fondatori della Lega Nord a Jesolo, oggi imprenditore internazionale nel settore dei lampadari e soprattutto blogger corrosivo dalla denuncia facile. Un episodio che non ha precedenti in città. Il suo blog da anni pubblica foto e denunce di ogni genere. Dall’erosione della spiaggia e la speculazione edilizia, i ritardi nei lavori pubblici o le infiltrazioni della criminalità organizzata sul litorale. Mai avuti peli sulla lingua Vianello, in Consiglio comunale, dove aveva addirittura invocato a suo tempo le dogane per gli extracomunitari, come nel web dove si è scatenato in più occasioni pestando anche i piedi a quelli che ritiene i “poteri forti”.

In politica si è un po’ moderato, tanto da passare tra gli indipendenti nelle file del Pd alle ultime elezioni amministrative, non nella sua attività di blogger scatenato. Nei giorni scorsi ha aperto la buca delle lettere e trovato questa cartuccia da “caccia grossa”, 12 millimetri che non lasciavano immaginare molto in merito al messaggio sottinteso. «Qualcuno vuole farmi fuori», dice, «o comunque farmi paura, anche se non ci è riuscito. Io ho denunciato tutto alla polizia e adesso vedremo cosa succederà. Di sospetti non ne ho in particolare, direi piuttosto che ne ho molti. Mi sono interessato all’erosione e della spiaggia distrutta dal mare e da anni di speculazioni. Ho denunciato molti ritardi nell’esecuzione delle opere pubbliche. E da anni sostengo che la criminalità organizzata ha allargato i suoi tentacoli sulla città. Ho iniziato tra i banchi del Consiglio comunale e continuato a farlo. Per questo anche i politici non mi hanno mai voluto bene».

Gli investigatori della polizia sono al lavoro. La cartuccia, che sembra di un fucile da caccia grossa, è stata infilata in una delle buche della lettere che dà su via Levantina, guarda caso in un punto molto poco illuminato in cui la videocamera di sorveglianza della sua azienda, la Center Jesolo Lux, specializzata in moderni lampadari stile Marita Teresa rivisitati, non riprende bene la zona. «Hanno scelto un punto non ben ripreso dalla videocamera», conclude Vianello amareggiato, ma per nulla intimorito, «sapevano come fare. Ma io non mi fermerò e continuerò a denunciare e a fotografare cosa non va in questa città. Purtroppo c’è un clima di forte tensione e anche la politica non ne è esclusa, anzi è sempre più avvelenata».

Difficilmente, dunque, le minacce a Vianello potrebbero avere a che fare con il suo lavoro. Da anni esporta i suoi lampadari, che definisce orgogliosamente “sculture luminose”, frutto degli studi all’Accademia delle Belle Arti, in tutto il mondo, soprattutto in Russia e a Dubai. E mai ha avuto scontri o problemi in ambito lavorativo. Qualcuno però ha deciso di lanciargli un chiaro avvertimento, anche se Claudio Vianello per tutta risposta ha imbracciato subito il suo enorme teleobiettivo per scattare nuove foto e sempre indiscrete.

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