«Viale San Marco è stato dimenticato»

Assemblea dai toni accesi in Municipio: bonifiche da terminare, nuove fognature e scarafaggi, accuse alla giunta
Di Mitia Chiarin

«Dovete cambiare marcia», urla una signora rivolta agli assessori Bettin e Maggioni. «Ci rivolgeremo tutti all’azienda sanitaria perché siamo in emergenza», dice un altro. Terreni inquinati da bonificare, strade che si allagano per l’insufficienza delle fognature, famiglie che chiamano le ditte dell’espurgo ogni tre mesi e pure scomode compagnie, scarafaggi e pantegane che escono dai buchi nel terreno. E ancora, asfalti rappezzati nelle Corti femminili e tratti del viale sconnessi a causa delle radici affioranti degli alberi.

Viale San Marco chiede alla giunta Orsoni di passare dalle promesse, vecchie di anni, ai fatti e si dice «dimenticato dal Comune di Venezia».

I residenti che hanno raccolto 800 firme ieri ne hanno discusso con gli assessori all’Ambiente Gianfranco Bettin, quello ai Lavori Pubblici Alessandro Maggioni e la Municipalità in una assemblea dai toni accesi in Municipio. Un video ha aperto il confronto, realizzato dai cittadini che chiedono di liberare il quartiere dalle transenne nei giardini che delimitano le aree inquinate dove non sono ancora terminate le bonifiche e chiedono il rinnovo delle fognature nelle varie zone (Aretusa, San Teodoro, Corti femminili) che sempre più spesso si allagano. Ed è stato scontro con Municipalità e giunta Orsoni.

Sullo sfondo, evidente, la polemica tra Pd e i Comunisti italiani che in viale San Marco hanno il loro circolo.

Ma sono soprattutto i problemi della cittadinanza a tenere banco nel confronto acceso con gli assessori, tacciati di non aver garantito i fondi necessari per tanti interventi attesi da anni, in primis le bonifiche e la sistemazione delle fognature. E l’accusa è precisa: «Garantite oltre 4 milioni di euro per sistemare la viabilità fronte raffineria Eni, mentre un quartiere di 5 mila persone può attendere». Parlano commercianti e residenti, segnalano i problemi anche dei disabili e degli anziani, dei bambini senza aree giochi, dei ciclisti che rischiano di cadere sui marciapiedi sconnessi. I due assessori, senza promesse campate in aria, spiegano come stanno le cose: provano a spiegare i limiti di spesa di un Comune che ha deciso di non indebitarsi più, con i mutui, e che per Mestre vede le manutenzioni assicurate solo se vanno in porto le alienazioni, finora dagli esiti tutt’altro che soddisfacenti. L’area giochi davanti all’ex cinema, assicura Bettin, sarà sistemata da Veritas. «Un intervento rallentato dal taglio di un milione di euro deciso dal consiglio comunale al piano finanziario dell’azienda e a cui io ero contrario», dice l’assessore. La sistemazione degli alberi, troppo grandi e con radici che spaccano i marciapiedi, sarà oggetto di un progetto di condivisione coi cittadini. La grande questione delle bonifiche vede invece uno scontro in atto con Roma: viale San Marco, come via Torino, non è più nell’area Sin ma bisogna capire se arriveranno da Roma i quattro milioni che mancano ancora all’appello o il Comune dovrà chiederli alla Regione, anch’essa alle prese con magri bilanci. Di fatto per le bonifiche del viale su 6 milioni di euro necessari, finora ne sono stati spesi al massimo due con un intervento limitato. Anche Maggioni prova a dare risposte concrete: «Sono partiti oggi i cantieri per sistemare via Boerio e termineranno entro metà novembre», dice l’assessore. «Entro la primavera 2014 saranno asfaltate le parti ammalorate di via Molmenti».

La fognatura di via Hermada (intervento atteso da 7 anni, ricordano dalla Municipalità, «partirà verso la metà gennaio 2014 con dieci mesi di lavori per il nuovo collettore e una spesa di 850 mila euro». Intervento, precisa l’assessore davanti alle critiche, che coinvolgerà anche altre vie del quartiere (Tibaldo, Talamini, Millosevich). «Gli altri interventi cercheremo di inserirli nel piano delle Opere, con le vostre segnalazioni».

Ma le rassicurazioni non placano le polemiche. E Venturini ricorda a Maggioni che finora Mestre, seppur con maggiori chilometri di strade, non ha maggiori contributi rispetto alle altre Municipalità. «Abbiamo capito e corretto», ribatte l’assessore, indispettito.

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