Viaggio nelle Filippine per rendere l’acqua finalmente potabile
PORTOGRUARO. Un lungo viaggio dalla città del Lemene alle Filippine, portando i filtri per l’acqua potabile alle popolazioni colpite dal tifone del 2013.
È l’avventura che intraprenderanno Marta Rambuschi, 33 anni, e il fidanzato Pier Guerra, 30 anni, pronti a dirigersi verso il Sudest asiatico con l’obiettivo di aiutare le tre città che loro malgrado sono state maggiormente interessate dal tifone Haiyan. Per farlo doneranno numerosi filtri per l’acqua potabile, utili alla popolazione per bere senza correre il rischio di contrarre malattie.
«Questa esperienza nasce da un’opportunità», spiega Marta Rambuschi, «concessaci grazie alla vittoria del concorso “Itinerando in Viaggio 2018” , che ha premiato la nostra volontà di raggiungere le Filippine e i luoghi più colpiti dal tifone. La somma che abbiamo ricevuto», racconta Marta, «ci è servita per comprare un primo dispositivo capace di produrre 70mila litri di acqua potabile, il quale verrà destinato ad una scuola locale. Poi stiamo sensibilizzando la nostra popolazione raccogliendo fondi per acquistare dei filtri più piccoli: vorremmo portarne almeno una settantina».
La coppia di Portogruaro partirà il prossimo 8 settembre, facendo poi rientro il 24 dello stesso mese. Arriveranno a Tacloban, dove ad attenderli ci sarà un’insegnante sopravvissuta al tifone, che li accompagnerà nelle zone più sensibili, tra cui l’isola di Cebu e quella di Bohol. «Abbiamo pianificato un viaggio che potesse toccare le aree in cui si vive ancora in grande difficoltà», racconta ancora Marta Rambuschi, «e questa idea nasce dal fatto che ancor oggi migliaia e migliaia di persone stanno morendo di tifo, a causa dell’acqua contaminata».
Il filtro più grande e costoso verrà inviato attraverso una spedizione, mentre quelli più piccoli verranno portati direttamente da Marta e Pier, all’interno dei loro zaini. «In questi giorni», conclude la portogruarese, «sono arrivate tante donazioni e per ogni filtro ho deciso di allegare una foto di chi l’ha comprato, da far vedere poi alla popolazione del posto». Il viaggio sarà documentato sui social, dalla partenza al ritorno.
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