Viaggio della vita: 1700 chilometri nella notte per trapiantare pancreas e reni

Il dono della famiglia di un paziente morto a San Donà, l'eccezionale lavoro dei volontari della Croce Verde e del Suem di Mestre per portare gli organi a Milano, Genova, Verona
L'equipaggio di volontari della Croce Verde di Mestre
L'equipaggio di volontari della Croce Verde di Mestre

Dal momento più straziante di una famiglia - la perdita di un proprio caro -  un atto di generosità che ha restuito la vita a tre persone: una donazione di organi resa possibile anche grazie alla corsa lunga 1690 chilometri, che nella notte tra lunedì e martedì ha portato l'equipaggio della Croce Verde di Mestre - coordinata dal Suem 118 - ad attraversare l'Italia, per portare a Verona, Milano e Genova gli organi appena prelevati da un persona morta all'ospedale di San Donà, immediatamente trapiantati su pazienti.

La morte e la vita, la solidarietà e la speranza si sono intrecciati  nell'eccezionale incrocio di lunedì notte.

Ricevuta la disponibilità della famiglia alla donazione plurima,  la Croce Verde Mestre è stata subito attivata per il primo viaggio da San Donà verso l’Ospedale Maggiore di Milano, centro di riferimento per la gestione delle richieste e delle disponibilità per i trapianti, per la consueta missione con i campioni biologici per la verifica sulla possibilità di utilizzare gli organi che si stavano prelevando.

Una corsa felice nell’esito: partiti alle 15.55 da San Donà, i volontari Giampaolo Bacci, Roberto D'Alba, Gianni Pavanetto e Tullio Perini hanno fatto ritorno alle 22.15 con la notizia che gli organi erano non solo prelevabili, ma attesi quanto prima per un immediato trapianto su pazienti già identificati a Verona, a Milano e a Genova.

"Subito la Centrale Operativa 118 ha pianificato il secondo lungo viaggio: partiti da Mestre alle 23 i volontari D'Alba e Perini si sono recati all'ospedale Civile di San Donà per poi ripartire in piena notte, alle 2.30, con gli organi appena prelevati", racconta l'Asl 12, in un comunciato, "alle 3.35 sono stati accolti a Verona Borgo Trento, dove hanno consegnato il primo rene donato; due ore dopo, alle 5.45, giungevano all’ospedale San Raffaele di Milano, dove i sanitari attendavano il pancreas prelevato; poi via di corsa verso l’ospedale San Martino di Genova, raggiunto alle ore 6.25, per la consegna del secondo rene".

La missione della Croce Verde Mestre si è conclusa con il rientro a Mestre: i volontari, a cui va il plauso dei vertici della Croce Verde, in primis del presidente Maurizio Ceriello, e delle Aziende sanitarie coinvolte, sono rientrati alla sede di via Lussingrande alle ore 10.45. hanno percorso nella notte un totale di 1690 chilometri, e insieme alla Centrale Operativa 118 che ha pianificato la missione hanno contribuito in modo essenziale ai trapianti che daranno nuova speranza a tre persone che attendevano un donatore compatibile.

“L’eccellenza del nostro servizio sanitario", ha commentato il Direttore Generale dell’Ulss 12 Giuseppe Dal Ben, "è fatto anche di questo lavoro silenzioso e nascosto, eppure importantissimo. La notte scorsa i volontari della Croce Verde e gli operatori del 118 hanno reso possibile il concretizzarsi di un gesto fondamentale come la donazione e il trapianto; ma le missioni si ripetono quotidianamente: mezzi, persone, cuore e organizzazione sono in questo modo costantemente al servizio dei cittadini e della loro salute”.  

 

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