Viabilità per l’Agrivillage Anas dice no alla rotatoria

Musile. La concessionaria stradale dà il nulla osta per un incrocio a forcella Critica l’opposizione: «Ci sarà più traffico». Il sindaco: «Soluzione meno invasiva»

MUSILE. L’Anas dice no alla rotatoria sulla Statale 14 e cambia la viabilità d’accesso ad Agrivillage. Dalla Triestina si accederà al grande parco turistico commerciale dei prodotti tipici attraverso un semplice incrocio, di quelli cosiddetti a T o a forcella, dotato di una corsia di canalizzazione per le auto.

È a questa seconda ipotesi che l’Anas ha dato il nulla osta, esprimendo invece la contrarietà alla rotatoria, come discusso durante le riunioni della conferenza dei servizi. Nei giorni scorsi, una rappresentanza degli abitanti della zona interessata ha incontrato l’ufficio tecnico comunale. Con loro c’era il consigliere d’opposizione Roberto Montagner. «Questa novità», commenta, «complica ancora di più le cose. Agrivillage si pone l’obiettivo della presenza di migliaia di visitatori, ma con un’entrata di questo tipo il rischio è che si crei un problema serio anche per la viabilità di cui è utile che i residenti siano messi a conoscenza. Inevitabilmente ci sarà una ricaduta sia per quanto riguarda il traffico sulla Triestina, sia per chi ci abita. Su Agrivillage si continua a trascinare la fase di incertezza, quindi è utile che l’amministrazione faccia chiarezza in termini più rapidi possibili».

Dal Comune rassicurano: l’iter dell’opera non si fermerà. «Anziché autorizzare il rondò», spiega il sindaco Silvia Susanna, «l’Anas ha preferito l’innesto a T che, per i cittadini che hanno presentato l’osservazione, risulterà anche meno invasivo. Sulla Statale non sono né il Comune né qualche altro soggetto a decidere. È solo l’Anas, proprietaria della strada, che, rispetto alle condizioni della viabilità, sceglie cosa fare. E l’Anas ha ritenuto che questo tipo di soluzione sia più adatta per la viabilità della strada». Sembra che da qualche tempo le rotatorie non siano più l’indicazione favorita dalla concessionaria stradale. «Le indicazioni di Anas, anche rispetto a delle recenti circolari, sono diverse», conclude Susanna che si chiede come mai per l’ampliamento in corso dell’area Sme a San Donà non ci siano analoghe preoccupazioni per la viabilità, «Per questo i progettisti di Agrivillage già avevano avuto degli incontri preliminari e la soluzione era stata trovata sulla base delle indicazioni di Anas. Nulla di nuovo, dunque. Il progetto sta andando avanti».

Per il consigliere Montagner il problema è anche lo stato di abbandono della zona: «Ho incontrato i residenti e ho visto la situazione pesante della viabilità sulle strade interne, per esempio in via Gorizia. C’è pure un problema di fognature». Oltre al nodo della ciclabile, i cui finanziamenti sono strettamenti legati alle sorti di Agrivillage.

Giovanni Monforte

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