Viabilità, due nuove piste ciclabili
Da strade provinciali a strade comunali. Un importante passaggio quello affrontato in quarta commissione per la declassificazione da provinciali a comunali dei tratti iniziali della SP 54 (San Donà di Piave - Cittanova - Caorle) e della SP 56 (San Donà di Piave - Grassaga). Saranno d’ora in poi in carico al Comune di San Donà il tratto di via Calnova, coincidente con la SP 54, di circa 1 km e 300 metri, dalla rotatoria con via Giorgione, fino alla bretella e all’intersezione con via Mario del Monaco. Di circa 2km e 700 metri è il tratto della SP 56 che passa in carico al Comune che corrisponde all’intera via Unità d’Italia, dalla rotonda di Noventa all’incrocio con via del Perer.
«La declassificazione era stata proposta da tempo già dalla Provincia», spiega l’assessore alla mobilità Lorena Marin, «rappresenta certamente un nuovo onere per il Comune a fronte della possibilità di una progettualità strategica dello spazio urbano. In particolare è interessante l’opportunità di dotare i due assi di percorsi in sicurezza anche per lapista ciclabile. Lo sviluppo urbanistico degli ultimi decenni ha reso le due arterie, di fatto, strade urbane soprattutto a seguito del completamento della circonvallazione esterna al centro costituita dalla variante alla Statale 14 e dalla bretella, che scavalca il tradizionale collegamento tradizionali attraverso la viabilità provinciale».
L’obiettivo del Comune è adesso quello di facilitare l’utilizzo da parte dei residenti di Mussetta, i collegamenti verso la zona industriale e il parco Fellini. «Acquisire le due strade», ha precisato la presidente della quarta commissione, Zeudi Polarti, «è un atto di responsabilità dell’amministrazione verso la cittadinanza».
Ora si annunciano importanti lavori di messa in sicurezza, come più volte chiesto dai residenti, e finora rinviati a causa di un continuo rimpallo di responsabilità con la Città Metropolitana, ex Provincia. Ad esempio in via Calnova, in corrispondenza della rotatoria, i residenti chiedono da mesi che sia potenziata l’illuminazione pubblica ritenuto insufficiente. L’attesa delibera approderà in Consiglio domani.
Giovanni Cagnassi
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