Via Zeno, bande di teppisti i residenti sono esasperati
SOTTOMARINA. Bande di ragazzini esasperano i residenti di via Zeno. Da qualche settimana gruppetti di minorenni si ritrovano ogni pomeriggio nel parcheggio davanti il giardino pubblico del quartiere facendo gare in scooter, bivaccando e bestemmiando. I residenti hanno richiesto l’intervento dei vigili e provato a richiamare i ragazzini a comportamenti civili ricevendo in cambio offese di ogni tipo.
L’andazzo è iniziato un mese fa. I ragazzini, maschi e femmine sui 15 anni, hanno scelto il parcheggio come zona franca dove trascorrere i pomeriggi. Si ritrovano con bici elettriche, motorini e scooter sul lato sud del parcheggio e vi passano ore. Mangiano, fumano e scorrazzano a tutta velocità con i motorini lungo il parcheggio. Urlano per tutto il tempo con un continuo intercalare di volgarità e bestemmie.
I residenti sono esasperati. «Si sperava fosse un ritrovo estemporaneo», racconta una signora, «invece è diventato un appuntamento fisso. Ogni giorno verso le 16 arrivano e non si schiodano da qui per due tre ore. Non ne possiamo più. Sono maleducati e senza alcun rispetto. Non si può nemmeno uscire a portare i rifiuti senza sentire frasi oscene e bestemmie».
I residenti hanno chiesto in più occasioni l’intervento dei vigili. Qualche volta, compatibilmente con gli impegni nel territorio, gli agenti sono intervenuti ma trattandosi di minorenni non hanno grandi margini di manovra. All’arrivo delle divise i ragazzi si calmano o addirittura se ne vanno e il giorno dopo tutto riparte da zero.
«Qualcuno di noi», spiega un anziano, «ha anche provato a riprenderli, chiedendo un comportamento più consono, ma per tutta risposta ci hanno riempito di parolacce mandandoci a quel paese. Si ha anche paura di intervenire con più insistenza perché c’è sempre il timore che possano fare qualche dispetto. Nel parcheggio sostano molte auto di noi residenti, non vorremmo ritrovarci con qualche striscio sulla fiancata o di peggio».
La presenza di ragazzi sbandati sta provocando anche un cambio di abitudini nelle mamme del quartiere che di pomeriggio evitano di portare i figli piccoli al parco per non esporli a un continuo turpiloquio e scelgono di rimanere chiuse in casa o di dirigersi altrove.
«Qualche volta arrivano già alle due», raccontano i residenti più vicini al parcheggio, «e perdiamo anche la quiete del riposino dopo pranzo perché iniziano a sgommare a tutta velocità con i motorini rendendo di fatto impossibile dormire».
Elisabetta Boscolo Anzoletti
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