Via Querini protesta: «A terra ubriachi tra sporcizia e rifiuti»
Gente che bivacca per la strada, sporca, si accascia all’ombra dei portici dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo. I residenti di via Querini, che già mesi addietro avevano denunciato una situazione poco sostenibile, tornano a far sentire la propria voce.
«La mensa ha chiuso per l'estate», spiegano, «ma nonostante questo vengono distribuiti i cestini di cibo. Le persone li vanno a prendere, a volte attendono in strada, e poi mangiano sotto le nostre abitazioni, seduti a terra, buttati sotto i portici», racconta un’abitante che risiede a due passi. «Abbandonano per terra di tutto, per carità, poi c’è anche un volontario che va a raccogliere quello che lasciano indietro, ma non è giusto che le cose vadano avanti in questo modo. Tanto più con il caldo, l’estate, quando si vorrebbe poter uscire e non dover stare chiusi in casa, è una questione di decoro, di pulizia, di tranquillità». Aggiunge: «Per non parlare di quando bevono troppo e li ritroviamo sdraiati da qualche parte, e tocca chiamare i vigili per capire se stanno male».
C’è poi un altro fatto che gli abitanti di via Querini segnalano: «Da un po’ vediamo strani movimenti di persone straniere che girano per via Querini, non lontano dalla mensa, e vorremmo sapere se sono ospitati in qualche struttura, quanto meno esserne a conoscenza».
«Le persone fanno di ogni erba un fascio», ribatte l’assessore comunale alla Sicurezza, Giorgio D’Este, «mi sento di escludere che siano stati attivati centri migranti in via Querini, anche perché è una questione delicata in capo al Prefetto. In ogni caso anche gli abitanti dovrebbero capire che non tutti quelli che vedono possono essere delinquenti, che ci siano persone che delinquono sì, ma non vale per tutti e non solo perché sono stranieri: farò fare verifiche, per capire di cosa stiano parlando». Prosegue l’assessore: «La zona tutto sommato è tranquilla e non soffre fenomeni particolari, bisogna entrare nell’ottica che tutto il mondo è multietnico. Il problema mensa o distribuzione dei panini è legato a degli specifici orari, ma solitamente ha una fascia, ci sono persone meno abbienti che transitano per andare a mangiare alla mensa, d’accordo, ma da qua a sostenere che commettano illeciti sono cose diverse, non possiamo vietare la libera circolazione».
«Come tutti gli anni», chiarisce Stefano Bozzi, direttore della mensa di via Querini, «distribuiamo i panini e teniamo il giardino aperto, invitando tutti a rimanere lì a mangiare. Una buona parte degli ospiti seguiti dalla mensa di via Querini si ferma. Certo non possiamo costringerli, ma la situazione mi risulta sia sotto controllo e per nulla allarmante, come può temere qualche abitante della zona. Invito se c'è qualche problema», conclude Giorgio D’Este, «a parlarne insieme come già fatto in passato». Ma se non è allarme, viste anche le notizie che arrivano dall’Europa e dal mondo, quello che lamentano gli abitanti di via Querini certamente è un serio disagio.
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