Via Orlanda e via Piave la mappa delle telecamere

Con l’attivazione dei velocar del Terraglio (all’incrocio con via Penello) e di Marghera (all’incrocio tra le vie Trieste e del Bosco) si arricchisce di ulteriori due pallini rossi la mappa dei velocar in città. Gli altri apparecchi installati e già attivi da tempo sono in via Orlanda, a Campalto, all’incrocio con via Gobbi, in corso del Popolo scendendo dalla rampa di Marghera, all’incrocio con via Torino.
E ancora: all’incrocio tra le vie Piave e Stazione e infine lungo via Miranese, all’incrocio con via Calabria, uno degli ultimi arrivati, di sicuro uno di quelli che più di tutti ha scatenato le polemiche, anche perché quelle sul velocar si sommano a quelle già avviate per l’installazione del semaforo che, se da un lato ha resi sicuramente più sicuro l’incrocio, agevolando l’uscita da via Calabria alla Miranese, dall’altro ha appesantito il traffi co lungo la Miranese, soprattutto la mattina, in direzione Mestre, con code e rallentamenti fino al centro di Spinea.
Facendo due conti sono quindi sono sei i velocar installati lungo le principali strade d’accesso alla città.
L’esperienza dice che nei primi giorni - diciamo all’incirca il primo mese - dell’installazione è tutto un fioccare di multe ma con il tempo il numero delle contravvenzioni si riduce di molto.
Ai velocar bisogna poi aggiungere le zone Ztl con telecamere (via Pio X – incrocio con Via Fapanni; via San Rocco – incrocio Via Manin; via Brenta Vecchia; Viale Garibaldi – incrocio Via Spalti) e quelle senza ovvero la Ztl di via Verdi e Riviera XX Settembre, annullata però dal Tar su ricorso presentato dai comitati e contro il quale il Comune farà ricorso al Consiglio di Stato.
E infine ci sono le corsi riservate esclusivamente ai mezzi pubblici (le cosiddette Tpl): via Colombo, via Cappuccina (dall’incrocio con via Tasso in direzione centro) e in via Olivi, dove però ancora non è stata installata la telecamera per i controlli. (f.fur.)
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