Via libera in Regione ai naturisti

Passa in commissione Turismo il disegno di legge sul turismo “senza veli”

JESOLO. Un altro passo verso la libertà di praticare il naturismo a Jesolo. La commissione regionale Turismo, presieduta da Vittorino Cenci, ha approvato la proposta di legge presentata dal consigliere Andrea Bassi e sottoscritta da Dario Bond e Santino Bozza, sul “Riconoscimento e valorizzazione del turismo naturista”. Un provvedimento atteso da molte associazioni di naturisti e in particolare, nel Veneto, dall'Associazione ANAA-SFKK, presieduta da Daniele Bertapelle, che, nel giugno 2011, ha ottenuto dal Comune di Jesolo la concessione di una parte della spiaggia del Mort.

Il sindaco Francesco Calzavara aveva dimostrato una certa apertura verso questo settore, anche se la spiaggia fu consentita per un solo anno. Era nata, allora, ufficialmente la prima spiaggia naturista nel Veneto.

«Questa associazione», spiega Bassi, «ha più volte fatto presente che sono numerose le richieste di spazi e strutture ricettive provenienti da associazioni naturiste e agenzie turistiche di tutto il mondo e ha chiesto alla Regione di riconoscere e regolamentare lo svolgimento di tale pratica, promuovendo al contempo una nuova forma di turismo. Da un punto di vista economico, infatti, il turismo naturista è una voce importante, con un fatturato in Europa stimato in circa 700 milioni di euro con circa 600 strutture». Il consigliere comunale della lista Tutti per Jesolo, Alessandro Perazzolo, ha lavorato di concerto con l'Anaa di Bertapello, difendendo questa battaglia per la legittimazione del naturismo. L'obiettivo è far sorgere al lido il primo villaggio totalmente naturista, sulla spiaggia di Jesolo e non più nell'oasi naturalistica, ma anche ufficiosamente naturista, alle cui spalle sorgerà la darsena di Valle Ossi con un forte impatto ambientale che torna ad essere oggetto, un po' tardivamente, di accese polemiche. (g.ca.)

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