Via libera dal Consiglio alla nuova biblioteca

Noale. Decaduto il Piruea del 2002, l’area dell’ex consorzio agrario ospiterà gli uffici di Acque Risorgive. Palazzo Carraro sarà restaurato e avrà un parco
NOALE. Il Consiglio di Noale fa decadere il Piruea del 2002 e avvia l’iter per riqualificare l’area dell’ex consorzio agrario di via Rossi dove arriveranno gli uffici di Acque Risorgive e una biblioteca. Lunedì sera il parlamentino, a larga maggioranza, ha approvato l’atto che, di fatto, consentirà al privato di andare avanti con l’intervento. Sono ancora da definire i tempi di avvio dei lavori ma il parlamentino locale ha deciso di tracciare la strada e indietro non si tornerà.


«Il documento», spiega l’assessora all’Urbanistica di Noale Alessandra Dini, «arriva dopo una serie di incontri avvenuti pure con la Eurohabitat Venezia. Con questa società, il Comune aveva stipulato una convenzione per riqualificare l’area di Villa Rossi che, a distanza di anni, non ha avuto esito positivo. Sono cambiate le esigenze del mercato ma, soprattutto, abbiamo come unico obiettivo recuperare Palazzo Carraro e una parte degli immobili da adibire a biblioteca. L’area verde sarà finalmente aperta al pubblico e avremo una sala civica da usare per molte iniziative».


Secondo gli accordi stipulati tra le parti, Acque Risorgive acquisterà il terreno dal Comune per un importo di 260 mila euro, sull’area costruirà la nuova sede destinata ad accogliere gli uffici ora a Mestre e Mirano. All’interno, sorgerà una sala polifunzionale da 150 posti a sedere e potrà essere usata, gratis, pure da Noale.


Nascerà una nuova biblioteca, il servizio e la raccolta libraria abbandoneranno l’attuale sede di piazza XX Settembre. «Vogliamo sistemare una zona in degrado da troppi anni», spiega la sindaca Patrizia Andreotti, «e avviare il progetto e il restauro di Palazzo Carraro. Così il privato potrà riqualificare la sua proprietà e avremo l’ingresso di uffici pubblici in un posto di prestigio in pieno centro storico».


Anche la civica “Noalesi al Centro”, con Michele Cervesato, si è detta favorevole a mettere mano a una superficie da troppo tempo abbandonata: «Siccome è inserita nel piano delle vendite con una diversa destinazione urbanistica», suggerisce, «vorrei che la stima sia fatta dall’agenzia del territorio. Non voglio mettere in dubbio la professionalità dell’ufficio tecnico ma sia fatta una stima vera, chiara». Andreotti ha replicato che è già stata interpellata l’agenzia. L’operazione con Acque Risorgive porterà una settantina di dipendenti nell’area dell’ex consorzio agrario di via Rossi, in disuso da anni. Su via Rossi, poi, ci sarà una passerella carrabile di collegamento tra l’area e il parcheggio degli autobus.


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