Via libera alla nuova diga per proteggere la spiaggia
SOTTOMARINA. Via libera definitivo alla diga soffolta per proteggere la spiaggia di Sottomarina. Con il nulla osta arrivato martedì dal Ministero delle Infrastrutture si chiude l’iter autorizzativo aprendo la strada al cantiere che dovrebbe partire fra due settimane. Soddisfatti il sindaco Giuseppe Casson e gli operatori turistici che attendevano da due anni che partissero i lavori. Rassicurazioni anche dall’assessore regionale alla Pesca Franco Manzato sulla compatibilità del cantiere con le attività di pesca.
Della diga soffolta, che bloccherà la prepotenza delle mareggiate nella zona sud del litorale, dal Granso Stanco verso il Brenta, si parla da anni. Il cantiere doveva partire in autunno del 2013, poi in autunno del 2014 e poi a gennaio 2015. Martedì la situazione si è sbloccata. Proprio durante l’incontro organizzato dalla Lega tra gli operatori e Manzato è arrivata la notizia del nulla osta del Ministero. «Ne siamo lieti», commenta Casson, « anche se non posso tacere il pesante ritardo di Roma nel rendere le necessarie autorizzazioni. Ritardo che ha comportato l'impossibilità di completare i lavori entro l'inizio della stagione estiva. I riflessi di quest’opera sono molteplici: dal punto di vista ambientale come difesa della costa in ottica strutturale e non più emergenziale; dal punto di vista turistico evitando la corsa ogni anno ai ripascimenti dell’ultimo minuto; dal punto di vista economico per evitare di spendere ogni anno milioni di euro per un ripascimento destinato a scomparire al primo maltempo. Dai tecnici ho avuto conferme che i lavori dovrebbero partire entro due settimane».
Gli operatori di Ascot, Cisa Camping e Gruppo Turismo hanno appreso la notizia con un sospiro di sollievo e hanno apprezzato l’impegno di Manzato nel tentare una mediazione tra turismo e pesca in modo che la diga non diventi terreno di scontro. «Sono due comparti fondamentali per l’economia della città», spiega Sandro Marangon, segretario della Lega che ha organizzato l’incontro, «la diga è un’opera per la salvaguardia ambientale e quindi ha priorità su tutto. L’assessore ha assicurato gli operatori che provvederà ad una mediazione con il mondo della pesca cercando di prevedere indennizzi o possibilità di rottamazioni nel caso di disagi per le attività di pesca». Gli operatori ora attendono l’avvio dei lavori e un’informazione puntuale su come procederà il cantiere.
Elisabetta Boscolo Anzoletti
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