Via le doppie dai nizioleti primo stradario ufficiale

Il commissario Zappalorto lo ha approvato con gli antichi nomi in veneziano Saranno sistemati i 400 toponimi storpiati. Spazio alle sponsorizzazioni
Di Simone Bianchi

Addio alle consonanti doppie e alle modifiche che avevano storpiato la secolare tradizione di numerosi nizioleti del centro storico veneziano. Con il nuovo stradario di Venezia, approvato ieri dal commissario straordinario Vittorio Zappalorto, non ci saranno più motivi di discussione sui nomi di calli, ponti e campi: saranno garantiti sempre gli antichi nomi in veneziano. Saranno infatti sistemati 400 toponimi che sono stati riesaminati con la supervisione della Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici di Venezia e Laguna.

L’amministrazione aveva avviato già nel 2009 uno specifico progetto di ripristino dei nizioleti, per procedere a una ricognizione e verifica sistematica dei toponimi da formalizzare in uno stradario ufficiale cui fare riferimento in occasione di interventi di manutenzione e ridipintura. Nel marzo del 2012, dopo un lavoro di ricerca sulle fonti e di costruzione di un complessivo archivio digitale dei nizioleti, costituito da un repertorio di oltre 3500 toponimi e 11 mila foto, era stato approvato il nuovo stradario del centro storico. Quindi, il fattaccio che ha causato poi tante polemiche e la protesta di storici e residenti. Tra i sestieri di San Marco e San Polo, infatti, nel 2012 erano cominciati i primi interventi di ridipintura dei nizioleti con modifiche che a molti sono andate di traverso. Basti infatti pensare alle consonanti doppie in toponimi quali ad esempio Terrà al posto di Terà, Madonnetta invece di Madoneta o Parrucchetta in sostituzione di Parucheta.

Apriti cielo, quindi, con richieste di intervento da parte della Soprintendenza veneziana per garantire che toponomastica e tradizione non venissero stravolte da una pennellata di pittura bianca e nera. Ne seguì perfino un convegno promosso dal Comune l’anno successivo, con il prezioso coinvolgimento della cittadinanza. Ora si è arrivati alla nuova soluzione, con il Servizio ecografico e toponomastica della direzione sviluppo del territorio che ha predisposto la revisione della toponomastica dei sestieri arrivando alla versione approvata ieri dal commissario, i cui interventi per la correzione e manutenzione dei nizioleti saranno fatti in base alle disponibilità finanziarie di volta in volta reperite, con la sottoscrizione di appositi accordi e protocolli d’intesa o anche ricorrendo a contratti di sponsorizzazione. «Ringrazio il tavolo tecnico presieduto dal subcommissario Manno che ha lavorato a stretto contatto con la Soprintendenza», ha detto Zappalorto. «Con questa delibera avviamo una ulteriore azione che va verso l’educazione al decoro e alla cultura, verso quel sentire comune che porta a fare davvero nostra la città nella quale viviamo. Qualità peraltro ampiamente dimostrata dalla passione dei gruppi di cittadini che hanno dato il loro contributo alla questione della toponomastica veneziana».

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